Grano tenero, offerta limitata e prezzi in rialzo
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Si combinano gli echi dei raccolti comunitari ed esteri con una produzione nazionale stimata poco sotto i 2,9 mln/t, tendenzialmente simile in volume al 2020. Sulle piazze si registra limitata offerta di prodotto locale con pochi scambi frenati dall’orientamento rialzista e dalla pressione della domanda intenta a coprire il secondo trimestre di campagna e oltre. Nonostante variabilità nelle specifiche molitorie, tutte le classi si apprezzano con ampliamento del premio tra i grani di forza rispetto ai “bianchi” e ai “misti”. Il “tipo Bologna” vale 260 €/t arrivo, con sconto di 12-20 €/t per i “bianchi” (classe 2) e di 18-25 €/t per i “misti” (classe 3); comunitari panificabili e di forza che salgono di un 3-5 €/t e “spring” di 5 €/t.
Grano duro, produzione sotto le attese
Italia
L’offerta locale resta statica e attendista con i molini che rivolgono l’attenzione anche alle alternative comunitarie. Prezzi in rialzo e la conseguente ritenzione da parte dei detentori riconducono gli scambi con preoccupazione tra gli operatori. La domanda di semola è presente ma l’attività di pastificazione continua a ritmi inferiori alle attese, con l’incognita del “se e quando” riprenderà a pieno regime. Produzione rivista sui 3,8 mln/t con un deficit di campagna a 1,8 mln/t, solo in parte coperto dalle scorte iniziali e da arrivi previsti sul agosto-ottobre. Su tutte le piazze si apprezza il tipo Fino che reso Nord vale sui 360 €/t con il Centro “partenza” a 345 €/t e il Sud oltre i 360 €/t arrivo; comunitari ed esteri tenuti.
Mais ancora in ascesa
Italia
Continua l’ascesa dei prezzi per il vecchio raccolto a causa della poca disponibilità sia locale che dei rimpiazzi comunitari e dai porti. Si valutano i danni arrecati dal maltempo al Nord, ma le stime di produzione 2021 restano positive alla pari delle notizie dal Centro Europa. Scambi di prodotto locale limitati e quotazioni sempre più allineate su Milano e Bologna: il mais con caratteristiche” arrivo Nord (Ovest ed Est) sui 270 €/t (+5) con i “generici” che tengono lo sconto di 2-3 €/t; comunitari ed esteri che mantengono un premio sul nazionale di 6-8 €/t.
Oleaginose e cereali foraggeri, soia non quotata
Italia
Cereali foraggeri: la domanda continua a premere su orzi e teneri con adeguato livello di scambi e rincari tra i 2 e i 3 euro/t; il sorgo non quota ancora. Il tenero locale su Bologna a premio di 12 €/t sul “any origin” di Milano. Oleaginose: la soia estera resta ostaggio delle incertezze climatiche e della volatilità sulle piazze mondiali. L’origine Italia ancora NQ con l’estera che quota tra 506 e 512 €/t arrivo.