Pesante calo per l’olio evo, bene suini e avicunicoli

suini
Dopo molte settimane si ferma la corsa al rialzo delle materie grasse. Scambi regolari per i bovini, invariati i listini dei vini

Caseari, stop alla corsa delle materie grasse

Dopo molte settimane di costanti di incrementi che hanno caratterizzato il mercato dei burri, in questa ottava su tutti i centri di scambio nazionali, le varie tipologie di prodotto hanno mantenuto per la prima volta le stesse quotazioni della scorsa settimana. Risultato analogo per la crema di latte, con un prezzo finale anche in questo caso sostanzialmente invariato rispetto alla precedente rilevazione (2,90 €/kg).

Anche sul fronte dei due formaggi grana a denominazione l’andamento degli scambi rimane nella norma senza evidenziare particolari scostamenti nei listini. Degno di nota, comunque, come a questo andamento stazionario si sia contrapposto dopo un lungo periodo di precaria tenuta il recupero di 5 centesimi al chilo del Grana Padano 4-12 sulle piazze di Cremona e Mantova (+0,5% var. cong.; -1,1% var. tend.). Non si arresta invece la congiuntura al rialzo del latte spot in ulteriore incremento sia a Verona (47 €/100 kg) che a Lodi (46,25 €/100 kg).

Avicunicoli, bene galline e faraone

Il mercato avicunicolo è segnato ancora una volta da un ritmo di scambio discreto e a ritmi soddisfacenti. Per le galline si registra una domanda più interessata rispetto alle precedenti settimane a fronte di un’offerta riguardo le pesanti che risulta leggermente inferiore alla domanda, ma con corsi che mantengono saldamente le precedenti posizioni, situazione più equilibrata per le rosse con i prezzi che anche in questo caso rimangono stabili.

Si mantiene buona l’intonazione del mercato delle faraone con ulteriori incrementi sulla maggior parte dei mercati (+0,9% var. cong.;+21,3% var, tend.). Il tacchino, favorito anche dal calo delle temperature, ha registrato una sostanziale tenuta dei consumi di fesa e delle cosce mostrando incrementi sia sul fronte del vivo (+3,4% var. cong.) che del macellato (+1,6% var. cong.). Anche l’andamento del mercato del coniglio si mantiene sui livelli delle precedenti settimane, con una dinamica dei consumi ancora buona, nonostante i livelli di prezzo raggiunti dai costanti recuperi dell’ultimo periodo. A detta degli operatori la spinta inflattiva sta quasi per esaurirsi. Congiuntura ancora positiva per le uova.

Bovini, mercato regolare

Il tono del mercato bovino da allevamento non mostra evidenti cambiamenti, gli scambi avvengono a ritmi regolari ed i valori restano pressoché invariati rispetto alla scorsa settimana, ad eccezione di qualche lievissimo movimento circoscritto ad alcune piazze. Intanto sulla piazza di Padova si ritrovano lievi recuperi per baliotti pezzata nera e pezzata rossa, che aggiungono rispettivamente 2 cent/kg. Immobilità assoluta per i ristalli sia maschi che femmine.

Per il bovino da macello l’andamento delle macellazioni prosegue abbastanza regolare, i prezzi si mantengono in buona tenuta sulla maggior parte delle piazze e sia per le manze che per i vitelloni. Mostra recuperi la piazza di Milano dove quasi tutte le categorie hanno aumentato i loro prezzi fino a 5 centesimi al chilo, sia per il settore del vivo che per le carni bovine, a fronte di un aumento delle richieste.

Si rileva anche un aumento di 2 centesimi/kg per i vitelloni Charolaise, Limousine e Pezzata rossa sulla piazza di Padova. Lievi recuperi caratterizzano anche il segmento delle vacche che sempre sulla piazza di Padova aggiungono 1 centesimo. In buona vista anche i vitelli sulla maggior parte dei mercati.

Suini, torna il sorriso

Da un’analisi approfondita si evince, finalmente, un’inversione di tendenza dei suini da macello grazie a una crescita sui listini ed un’offerta stabile a fronte di una domanda robusta da parte della Gdo. Relativamente al mercato all’ingrosso si registra una conferma per quanto riguarda i tagli destinati al consumo, mentre per quanto riguarda i tagli destinati all’industria risultano complessivamente in crescita ad eccezione delle cosce stabili e la coppa fresca in calo. Per quanto riguarda i suinetti da allevamento si profila una conferma per quanto riguarda tutte le pezzature di riferimento con un perfetto equilibrio tra domanda ed offerta.

Olio, flessione marcata

Con la raccolta in pieno fermento il mercato nazionale all’origine dell’olio extravergine di oliva evidenzia una nuova importante flessione. I listini medi si sono fermati a 4,11 euro al chilo rispetto ai 4,26 della scorsa settimana e ai 4,44 di inizio mese. Le flessioni sono per lo più generalizzate, le contrattazioni proseguono su quantità limitate.

Una lieve flessione è stata registrata anche per il vergine che si è attestato a 2,66 euro al chilo, stabile il lampante.

Sul mercato all’ingrosso non si sono registrate variazioni significati e i listini restano sui valori medi registrati.

Vino senza variazioni

Restano costanti e senza variazioni i listini medi all’origine dei vini comuni nazionali.

Il prodotto bianco si attesta a 4,11 euro l’ettogrado, mentre quello rosso a 4,53 euro l’ettogrado.

Scambi limitati al fabbisogno di breve e brevissimo periodo.

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Pesante calo per l’olio evo, bene suini e avicunicoli - Ultima modifica: 2021-11-23T16:57:42+01:00 da Redazione Terra e Vita

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