Soia estera, chiusura d’anno segnata dagli aumenti

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A pesare sull'andamento dei listini della soia estera i timori per la siccità in Brasile e Argentina. In rialzo anche le farine

La penultima settimana dell’anno ha messo in evidenza un ulteriore rincaro dei prezzi dei semi di soia e della farina di soia di provenienza estera. I listini delle Borse Merci nazionali continuano a risentire dei rialzi in atto sulle principali piazze di scambio mondiali, causati dai timori che le condizioni di deficit idrico che si stanno registrando in Brasile e Argentina possano impattare negativamente sulle colture. Tra i proteici, aumenti anche per la farina di colza. Si conferma statico, invece, il mercato dei cereali foraggeri, segnato da una domanda ridotta.

Soia ogm, rincari a doppia cifra

Accelerano i rialzi per i prezzi della soia in arrivo dall’estero. Sulla piazza di Bologna la penultima rilevazione del 2021 ha registrato un rincaro di 15 €/t per la soia estera ogm, con i valori saliti sui 541-545 €/t (franco arrivo). Sulle principali Borse Merci italiane l’aumento rispetto a dodici mesi fa è nell’ordine del +20%. Come detto, la settimana è stata caratterizzata da aumenti delle quotazioni internazionali, determinati dalle preoccupazioni che la Niña possa comportare ridotte precipitazioni sul continente sudamericano, incidendo negativamente sui raccolti di soia (e mais).

Alla Borsa di Chicago le quotazioni future si sono riportate sui 13,30 dollari per bushel (pari a 432 €/t), ai massimi da fine agosto. In meno di due settimane il mercato ha registrato un +7%. Tornando al mercato italiano, permane invece una fase di debolezza nei listini della soia nazionale no ogm, con un calo settimanale osservato sia a Bologna (-1 €/t) che a Milano (-5 €/t) e prezzi medi che rimangono sotto i 600 €/t. Si mantiene comunque superiore al 30% la crescita su base annua.

Farine tutte col segno più

Forti aumenti settimanali hanno interessato i prezzi della farina di soia quotata nei listini nazionali, anche in questo caso condizionati dai rialzi alla Borsa di Chicago. Sulla piazza di Bologna la farina proteica estera si è portata a ridosso dei 485 €/t (franco arrivo), in aumento di 23 €/t rispetto a sette giorni prima. Segno “più” si è rilevato anche per la farina di colza, anche per via di una minore disponibilità di merce sul mercato interno. Alla Granaria di Milano i prezzi hanno raggiunto la soglia dei 370 €/t (franco arrivo), 5 €/t in più rispetto alla settimana precedente. Sempre positivo il confronto su base annua, pari ad un +12,8%. Per la farina di girasole estera si è osservato invece un ripiegamento (-5 €/t alla Borsa Merci di Torino e valori sui 351-353 €/t, franco arrivo).

Grano foraggero in leggero calo

Poche variazioni nel mercato dei cereali foraggeri. I prezzi dell’orzo nazionale hanno mostrato segnali di consolidamento, confermandosi sulla piazza di Bologna appena sopra i 300 €/t (varietà pesante, franco arrivo). Sulle principali Borse Merci l’incremento registrato  negli ultimi dodici mesi supera il 50%. Un leggero cedimento è stato accusato dal grano foraggero quotato alla Granaria di Milano (-4 €/t). Come per l’orzo, l’anno si avvia a chiudersi con un forte rialzo su base annua, nell’ordine del +50%.

I prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche
nella settimana dal 20
al 24 dicembre 2021

Soia estera, chiusura d’anno segnata dagli aumenti - Ultima modifica: 2021-12-28T10:06:36+01:00 da Redazione Terra e Vita

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