La Fondazione Edmund Mach è un’autentica fucina di nuovi imprenditori agricoli. Nell’arco di 20 anni ne ha sfornati ben 2.500. Tutti hanno frequentato il corso biennale di 600 ore per il conseguimento del brevetto professionale. Nei giorni scorsi 40 nuovi agricoltori, a conclusione del corso, hanno ricevuto il brevetto dalle mani dei dirigenti dell’istituto. Ma il covid-19 ha lasciato vittime anche su questo piano, il fatto di molte lezioni in Dad, di molte altre limitazioni ha ridotto a 2/3 il numero degli iscritti che hanno ricevuto il diploma. Altro spiegazione sta nel fatto che un gruppetto che erano già diplomati o laureati in altre materie durate il corso hanno trovato lavoro. Il dato molto positivo è quello che ben l’85% dei 2500 diplomati degli ultimi vent’anni, si sono insediati in azienda a dimostrazione del fatto che la loro scelta era fatta con passione e convinzione.
Ma come da tradizione, la cerimonia di consegna dei diplomi è coincisa anche con l’inaugurazione del nuovo coso al quale sono stati ammessi 63 aspiranti degli oltre 110 che avevano fatto richiesta. «L’età media è intorno ai 30 anni, garanzia di buon successo dell’iniziativa» ha detto il coordinatore Paolo Dallavalle. Il corso vede coinvolti ben 35 insegnanti interni e 20 esperti esterni che danno ai partecipanti una formazione a 360 gradi con grande attenzione ai sui temi dell’economia.
In apertura della cerimonia il presidente della Fem Mirco Maia Franco Cattani, ha ricordato che nel 2024 cadono i 150 anni dalla fondazione dell’istituto e ha presentato le attività condotte a livello di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico. Il direttore generale della Fondazione Mario Del Grosso Destreri, ha sottolineato l’impegno dell’Istituto per un forte radicamento sul territorio ed ha invitato e corsisti a cogliere con impegno le grandi opportunità che offre il corso.
Record di donne iscritte
Diverse le novità di quest’anno. Per la prima volta le donne, che solitamente erano fra il 25 e il 30%, sono la metà degli iscritti, segno del cambiamento dei tempi. Altra dato interessante: il 65% degli iscritti è già in possesso di un diploma di scuola superiore o di una laurea conseguiti in campi non agricoli. Dopo il saluto del nuovo dirigente scolastico Manuel Penasa, che ha invitato i partecipanti ad essere consapevoli della grande opportunità di partecipare a questo corso, il saluto dell’assessora provinciale all’Agricoltura Giulia Zanotelli, che ha ricordato come «la Giunta Provinciale fin dall’inizio della sua attività ha messo i giovani imprenditori agricoli al centro del proprio impegno, siate consapevoli – ha concluso – che la Giunta è cosciente che il futuro del comparto primario, ha bisogno di voi e di giovani sempre più preparati per sviluppare un’agricoltura innovativa che sia pero fortemente ancorata al passato e continuerà a sostenere convintamente il ricambio generazionale».
