Martedì 20 giugno si è tenuto a New York il Vertice sull'innovazione nelle scienze agrarie (Crop Science Innovation Summit) di Bayer Crop Science.
L'evento, trasmesso in diretta streaming, è stato lanciato dal presidente Rodrigo Santos e ha visto il susseguirsi degli interventi dei ricercatori e dei responsabili dei diversi core business di Bayer: sementi, tratti genetici, protezione delle colture e soluzioni digitali.
Tecnologie innovative per la carbon farming
Con questo vertice la multinazionale ha presentato le principali tecnologie su cui sta investendo e i nuovi prodotti in arrivo sul mercato. Inoltre, ha dichiarato la volontà di promuovere una transizione globale verso l'agricoltura rigenerativa basata sull'impiego delle nuove tecnologie, con l'obiettivo di ottimizzare l'uso delle risorse e il ritorno degli investimenti degli agricoltori.
Bayer prevede infatti di implementare l'agricoltura rigenerativa su una superficie di oltre 161 milioni di ettari basandosi sulle proprie soluzioni all’ avanguardia.
«Dal nostro punto di vista - ha ribadito Santos, che oltre a presiedere la Divisione Crop Science è anche membro del Consiglio di Amministrazione di Bayer AG - l'agricoltura rigenerativa è in grado di aumentare la produzione alimentare, i redditi agricoli e la resilienza in un clima che sta cambiando, preservando al contempo la natura».
«Il nostro portfolio offrirà future innovazioni con l'agricoltura rigenerativa come protagonista, ed esploreremo nuove opportunità di mercato per consentire ulteriormente agli agricoltori di combinare produttività, redditività e sostenibilità».
Miglioramento genetico delle colture
Il primo intervento sul tema del miglioramento genetico delle colture è stato quello di Mike Graham, responsabile del breeding di Bayer Crop Science. Graham ha spiegato che Bayer sta puntando ad innovare sia il processo di sviluppo che quello di valutazione delle nuove varietà.
«Il ciclo di sviluppo delle nuove varietà sarà estremamente accelerato dal breeding di precisione» ha dichiarato. «Oggi servono 5-6 anni per sviluppare una nuova varietà; con il breeding di precisione ci metteremo solo 4 mesi. Contiamo di raggiungere questo risultato nel 2025». In merito ai test di valutazione delle nuove varietà, Graham ha dichiarato che Bayer integrerà i test in campo con dei test virtuali, eseguiti da modelli previsionali in grado di simulare stress climatici e analizzare la resilienza climatica delle colture testate. Infine, ha aggiunto che Bayer continua a collaborare con RAGT per lo sviluppo di ibridi di frumento per i mercati europei.
In seguito è intervenuta Kelly Gillespie, vice presidente dei servizi ecosistemici digitali di Bayer, che ha parlato di Trasformative Trait Technologies e di come Bayer stia puntando su vari strumenti di intelligenza artificiale - tra cui il machine learning - per sviluppare soluzioni innovative per la difesa delle colture. Ha aggiunto che Bayer sta sviluppando ibridi di mais a bassa taglia per agevolare gli agricoltori nella gestione agronomica.
Protezione chimica e biologica delle colture
Sempre in merito alla protezione delle colture, Axel Trautwein, responsabile del dipartimento di regolamentazione di Bayer Crop Science, ha annunciato che Bayer sta progettando la prossima generazione di prodotti sostenibili per la difesa delle colture. In particolare, ha menzionato l'arrivo di un nuovo fungicida ad ampio spettro e di una nuova modalità di azione per il controllo post-emergenza delle piante infestanti. Infine, ha dichiarato la volontà di Bayer di ridurre del 30% l'impatto ambientale dei propri prodotti di difesa delle colture entro il 2030.
Ha completato il discorso sulla difesa delle colture Jessica Christiansen, responsabile della sostenibilità e della gestione aziendale di Bayer Crop Science, che ha esordito dicendo: «Se fino a qualche anno fa i prodotti biologici per la difesa delle colture erano solo microbiologici, oggi non è più così. Ci sono molte altre possibilità: feromoni, biostimolanti, agenti di biocontrollo». Christiansen ha poi aggiunto che Bayer sta collaborando con Kimitec e Ginko Bioworks per sviluppare nuove soluzioni dall'approccio sistemico. Per finire, ha presentato il progetto col quale Bayer punta a modificare colture non leguminose (come il mais) per renderle capaci di fissare l'azoto atmosferico.
Agricoltura digitale e crediti di carbonio
L'ultimo a intervenire al vertice sull'innovazione di Bayer è stato Thomas Eickhoff, responsabile scientifico per le soluzioni di agricoltura digitale di Bayer Crop Science.
«I consumatori vogliono avere la certezza che il cibo che consumano sia stato prodotto in maniera sostenibile, senza contribuire al riscaldamento globale. L'agricoltura digitale può dare questa certezza attraverso i dati» ha dichiarato Eickhoff. Infine, ha ribadito l'importanza dell'agricoltura rigenerativa high-tech per Bayer, augurandosi che il mercato dei crediti di carbonio possa essere un'effettiva ulteriore fonte di reddito per gli agricoltori.
Le soluzioni in arrivo
La pipeline che Bayer sta sviluppando comprende diverse tecnologie:
• Sementi personalizzate e tecnologie di breeding di nuova generazione. Grazie alla sua immensa libreria di germoplasma, Bayer contribuisce al progresso delle tecnologie di breeding esistenti, sviluppando al contempo strumenti di nuova generazione come il gene editing per creare sementi personalizzate per gli agricoltori, come ad esempio, mais, soia, cotone e ortaggi. Il programma di precision breeding contribuisce a migliorare la resa e l'efficienza per gli agricoltori, utilizzando la tecnologia di Intelligenza Artificiale (IA) per sviluppare corrette sementi per le giuste condizioni. Inoltre, l'azienda sta lavorando su ibridi di riso e grano per migliorarne la produttività e la sostenibilità. Il riso a semina su sodo possiede il potenziale per trasformare la produzione di riso, riducendo in modo significativo il consumo di acqua e incrementando i raccolti. Sono in corso in India i primi esperimenti del programma Bayer Direct Acres.
• Biotecnologie. L'azienda sta espandendo le sue competenze leader di settore verso nuovi ambiti, come il Preceon Smart Corn System, che riduce l'altezza delle piante di mais con molteplici vantaggi per l'agricoltore (ne avevamo parlato qui). Tra questi la diminuzione del rischio di danni dovuti a venti forti, la possibilità di accedere a un uso più preciso dei prodotti fitosanitari e delle applicazioni di sostanze nutritive durante l'intera stagione nonché la possibilità di ottimizzare gli input, le popolazioni vegetali e il posizionamento sul campo tramite strumenti digitali. L'approccio sistemico include strumenti digitali a supporto della semina e rappresenta il passaggio dalla vendita di mezzi di produzione alla vendita di soluzioni. La prima generazione di mais a taglia bassa è stata sviluppata tramite la selezione delle piante, mentre la prossima generazione, prevista per la metà/fine decennio, è stata creata mediante la biotecnologia vegetale e consentirà di estendere la diffusione a un numero maggiore di ibridi e di ettari. Grazie alle competenze nella tecnologia di ottimizzazione delle proteine, nella tecnologia RNAi e nella biotecnologia, Bayer è in grado di combinare le tecnologie dei new trait, come il mais a taglia bassa con i tratti attuali e di prossima generazione per il controllo degli insetti , come il tratto di terza generazione della diabrotica del mais per consentire agli agricoltori di beneficiare dei vantaggi del controllo di insetti ed erbe infestanti con questo prodotto a taglia bassa. Altri esempi di creazione di valore sono le varietà Bayer di soia tolleranti agli insetti ed agli erbicidi con molteplici modalità d'azione, essenziali per gestire le sfide legate alla resistenza dei parassiti e delle erbe infestanti tipicamente presenti in un ambiente tropicale come quello del Brasile.
• Molecole sostenibili. Si prevede che in futuro il settore sarà caratterizzato da nuovi approcci alla protezione delle colture. Tra questi si annovera lo sviluppo di una modalità d'azione erbicida completamente nuova per il controllo delle erbe infestanti in campo aperto: la prima nel settore da oltre tre decenni. Durante la fase di sperimentazione, questa molecola ha dimostrato un controllo efficace sulle principali erbe resistenti e se ne prevede la commercializzazione verso la fine di questo decennio. Tra gli altri esempi, un nuovo fungicida ad ampio spettro per cereali, mais, frutta e verdura con un grande potenziale nella terza fase di ricerca e un nuovo fungicida ad ampio spettro per l'orticoltura nella seconda fase di ricerca con possibilità di estensione ai cereali e alla colza. L'Intelligenza Artificiale (IA) supporta Bayer nel progettare la prossima generazione di prodotti per la protezione delle colture, ponendo al centro la sostenibilità e la riduzione dell'impatto ambientale. I nuovi prodotti consentiranno agli agricoltori di personalizzare e orientare l'uso in modo specifico, ad esempio mediante il ricorso alla tecnologia PROTAC, in fase di co-sviluppo insieme a Oerth Bio progettata per interagire con un'unica proteina target salvaguardando gli organismi benefici. Bayer sta inoltre ottimizzando l'applicazione delle sostanze chimiche esistenti tramite tecnologie digitali e di Intelligenza Artificiale (IA).
