Nell'ambito dell'alimentazione zootecnica, l'ultima settimana, rispetto alla precedente, è stata caratterizzata da un generale rialzo dei prezzi delle materie prime destinate all'uso zootecnico, motivato dagli aumenti internazionali dovuti alle condizioni meteorologiche avverse. Questo incremento nel valore delle quotazioni dei cereali foraggeri ha coinvolto gli orzi, il sorgo, i grani teneri e anche il mais. Torna in forte crescita pure il prezzo del seme di soia. Nel settore delle farine proteiche, si sono registrati ulteriori aumenti per la farina di soia. Inoltre, si evidenzia un andamento simile sia la farina di colza che per le farine di girasole integrale e proteica.
Grano tenero, pesa il fattore-meteo
L’incertezza sull’evoluzione dello scenario di mercato, legata a fattori meteorologici, riaccende i listini dei cereali foraggeri, nonostante la domanda rimanga contenuta. A Bologna, il prezzo del frumento ad uso zootecnico passa da 216-231 €/t a 220-236 €/t (franco arrivo), registrando una variazione annuale in calo del -13%.
Orzi in ripresa
Tutti gli orzi nazionali registrano un aumento di 4 €/t, con l’orzo pesante che si attesta sui 201-206 €/t, mostrando una riduzione annuale del -20%. Anche l’orzo estero registra un guadagno di 6 €/t, portandosi a 207-212 €/t (-18% rispetto al 2023).
Sorgo, +5 €/t in una settimana
Il sorgo registra un incremento di 5 €/t rispetto alla settimana precedente, con un prezzo di 198-203 €/t, mentre il confronto annuale mostra una diminuzione del -25%. Questa settimana, inoltre, è stata quotata la prima erba medica.
Soia, in risalita sia la nazionale sia l'estera
Anche il mercato dei semi di soia è condizionato dagli eventi meteorologici di queste settimane. Le forti piogge in Sud America hanno creato numerosi disagi, tra cui il rallentamento del raccolto in Argentina, influenzando i prezzi al rialzo anche nel mercato italiano. Il seme di soia di origine nazionale viene quotato a 475-480 €/t a Bologna (+5 €/t rispetto alla settimana precedente, franco partenza) e a 482-485 €/t a Milano (+12 €/t rispetto alla settimana precedente, franco partenza), con una variazione positiva del 3,5% rispetto al 2023. In forte aumento anche i semi di soia di origine estera, con un aumento rispettivamente di +12 €/t (482 €/t), a Bologna e +20 €/t (487-491 €/t), a Milano. Alla Borsa di Chicago, le quotazioni dei futures chiudono la settimana in linea con i valori della settimana precedente, attestandosi a 12,05 $ per bushel, ovvero circa 411 €/t.
Farine proteiche: balzo per la soia, crescono pure colza e girasole
Questa settimana si sono registrati aumenti sull’intero comparto dei proteici. La farina di soia continua ad essere spinta dall’aumento dei prezzi all’origine. A Bologna, la farina di soia proteica ogm ha guadagnato 20 €/t rispetto alla settimana precedente, registrandosi a 492-494 €/t. Il confronto con i dodici mesi segna una diminuzione del -3%. Oltreoceano, alla Borsa di Chicago, il valore dei futures della farina di soia si mantiene a 367 $/t, equivalenti a circa 375 €/t. Tornando ai listini nazionali, sempre Bologna segna un incremento di 3 €/t per la farina di colza, con un prezzo di 363-368 €/t (-6% su base annuale). In aumento le farine di girasole, con un prezzo di 207-212 €/t per la farina di girasole integrale (+10 €/t) e di 288-293 €/t per la farina di girasole proteica (+3 €/t). Le riduzioni rispetto al 2023 sono rispettivamente del -27% e del -16%.
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