Nella società contemporanea le informazioni non mancano certamente e sono ormai a disposizione di tutti. Il problema, dunque, è se mai armonizzarle e renderle facili da rintracciare e utilizzare.
Sono le premesse su cui si fonda Nutri Know, un progetto finanziato dall’Unione Europea e che vede l’Italia tra i paesi-pilota. L’obiettivo, spiegano i promotori, è creare una sorta di enciclopedia che permetta di condividere le numerosissime informazioni raccolte a proposito della nutrizione delle piante e della corretta gestione dei fertilizzanti, a cominciare da quelli organici, come reflui e digestato. «Il problema», spiega Maria Valentina Lasorella, del Crea, «è rendere accessibili le informazioni esistenti, evitando ridondanze. Spesso non si ha coscienza del fatto che molte strategie innovative sono già state testate in precedenza con successo».
Organizzato come un blog, il sito di Nutri Know (https://cop.nutri-know.eu) permette di porre domande su effluenti zootecnici, produzione, trasporto e distribuzione di fertilizzanti, tecnologie di processo e altro ancora. Grazie a esso, allevatori e agricoltori possono conoscere buone pratiche agricole, sistemi di fertilizzazione innovativi e soluzioni per ridurre sia la dipendenza dai fertilizzanti minerali, sia i costi di coltivazione.
Digestato contro la crisi
È il caso, per esempio, del digestato, frutto della digestione anaerobica di effluenti e sottoprodotti agricoli. In questo ambito, il nostro Paese, con oltre duemila impianti, è secondo in Europa dietro alla Germania. Tuttavia, l’impiego del digestato, ovvero di ciò che rimane dopo l’estrazione del biogas, è soggetto alla Direttiva Nitrati, che impone vincoli rigorosi soprattutto per le aree vulnerabili. «Il digestato è un qualcosa di completamente diverso da un effluente zootecnico», ha spiegato la direttrice dell’area tecnica del Consorzio Italiano Biogas Lorella Rossi, «in quanto ha subito un processo biologico intenso. Non è più la stessa cosa. […] Per questa ragione è importante continuare a lavorare su questo fronte per acquisire tutti gli elementi tecnico scientifici che ci permettano di arrivare a una revisione della Direttiva nitrati».
Un obiettivo per il quale una più diffusa conoscenza dei fertilizzanti organici, possibile anche grazie a Nutri Know, può sicuramente essere d’aiuto, se non altro per creare un movimento d’opinione favorevole a nuove regole di gestione di questo prezioso sottoprodotto.
Contributo a cura dell'European Science Communication Institute