Presentati dalla Regione Lazio, in collaborazione con l'agenzia regionale Arsial, cinque nuovi bandi europei nell'ambito del Complemento sviluppo rurale 2023-2027(Csr), strumento che contiene un pacchetto di interventi di politica agraria determinante per migliorare le prestazioni economiche, ambientali e sociali del sistema agroalimentare.
Nei cinque anni del periodo di programmazione, la Regione Lazio dispone di oltre 800 milioni di euro, suddivisi in 35 interventi, da attivare attraverso bandi pubblici, dove sono contenute tutte le indicazioni operative che consentono ai potenziali beneficiari di comprendere le finalità dell’operazione, i requisiti e le condizioni da soddisfare, le procedure per l’accesso ai finanziamenti pubblici e le tempistiche da rispettare. I bandi pubblici, annunciati, sono relativi a interventi per un totale di circa 88 milioni di euro.
Sviluppo rurale, le misure di intervento
SRD01 per investimenti strutturali nelle imprese agricole con uno stanziamento di 54 milioni di euro. La misura è rivolta ad imprenditori agricoli e può essere attivata nell’intero territorio regionale. Sono previste aliquote di intervento del 60% elevabili al 65% in zone di montagna e al 75% per giovani agricoltori. I massimali di investimento sono stati elevati sino 900.000 di contributo pubblico (investimento complessivo da 1.2 a 1.5 milioni di euro);
SRD13 per investimenti strutturali nel settore agroindustriale per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli con uno stanziamento di 30 milioni di euro. La misura è rivolta alle imprese agricole e agroindustriali che operano nel campo della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli primari e può essere attivata nell’intero territorio regionale. Sono previsti aliquote di intervento del 50% elevabili al 65% per investimenti energetico. I massimali di investimento sono stati elevati sino 2.5 milioni di euro di contributo pubblico (investimento complessivo fino a 5 milioni di euro);
SRD06 per investimenti nelle aziende agricole per interventi di prevenzione (difesa attiva) da eventi climatici avversi e calamità naturali con uno stanziamento di 2 milioni di euro. La misura è rivolta ad imprenditori agricoli e può essere attivata nell’intero territorio regionale. Sono previsti aliquote di intervento del 80%. I massimali di investimento sono pari a 200.000 di contributo pubblico;
SRG03 per la partecipazione di agricoltori a sistemi di qualità riconosciuta (agricoltura biologica, Dop/Igp, ecc) con uno stanziamento di 994.000 euro. La misura è rivolta ad imprenditori agricoli che aderiscono ed introducono in azienda sistemi di certificazione per prodotti di qualità. È previsto un aiuto annuo per un massimo di cinque anni di 3000 euro/produttore;
SRG10 promozione dei prodotti di qualità (agricoltura biologica, Dop/Igp, ecc) con uno stanziamento di 1.8 milioni di euro. La misura è rivolta a soggetti che operano nell’ambito dei vari settori per la promozione dei prodotti (consorzi di tuteli, gruppi di imprese, ecc) che attivano azioni di promozione di prodotti di qualità riconosciuta. È prevista una aliquota del 70% di contributo pubblico per un massimale di investimento di 200.000 euro.
Righini: «Più supporto agli agricoltori»
«Abbiamo aumentato sia i massimali che le percentuali di contributo ammissibili in favore dei nostri agricoltori della Regione Lazio proprio per dare un'idea tangibile del sostegno che intendiamo riservare a questo settore – ha affermato l’assessore all’Agricoltura Giancarlo Righini –. Il Csr, che vale circa 880 milioni di euro, che dovremmo spendere entro il 31 dicembre del 2027, darà un nuovo volto alle aziende agricole della nostra Regione».
Rocca: «Fondamentale l’ascolto del territorio»
«La somma importante che verrà messa a bando nei prossimi giorni per lo sviluppo rurale, è il frutto di una seria pianificazione strategica e di un lavoro costante di ascolto e dialogo serrato con le categorie e il territorio. Spesso, nel passato – ha commentato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca –, i bandi regionali presentavano una serie di criticità, a partire dalla burocrazia paralizzante. Questi si caratterizzano, invece, per una grande attenzione ai giovani, per sviluppare la capacità attrattiva e per promuovere le eccellenze del territorio».