Il cambiamento climatico ha reso l’agricoltura italiana sempre più vulnerabile, specie nelle filiere irrigue come quella del basilico da industria, particolarmente sensibile sia a carenze che a eccessi idrici. Per rispondere a queste sfide, nasce il progetto Stream2B – “Strategie di efficientamento della risorsa idrica nella coltivazione del basilico” – finanziato dal Programma Regionale Fesr 2021–2027, con l’obiettivo di sviluppare pratiche irrigue più efficienti e sostenibili.
Il basilico, coltivato per lo più per la produzione di pesto e sughi pronti, richiede una gestione attenta dell’acqua, soprattutto nelle fasi di emergenza e post-taglio. Tuttavia, l’irrigazione tradizionale ad aspersione spesso non tiene conto delle reali esigenze della coltura, causando sprechi idrici e rischi fitosanitari, come l’insorgenza della peronospora.
Il progetto ha coinvolto diversi partner (Stuard Lab, Cer – Acqua Campus, Cidea dell’Università di Parma, Fondazione Democenter-Sipe) ed è stato testato con due prove sperimentali nei territori di Parma e Bologna. Le attività hanno incluso il confronto tra vari metodi irrigui (sprinkler, goccia superficiale e interrata), l’utilizzo di sensori per l’umidità del suolo, immagini satellitari e pratiche innovative come pacciamature biodegradabili e consorzi microbici.
I risultati del primo anno hanno mostrato che i sistemi a goccia, pur con rese leggermente inferiori allo sprinkler...
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