Consegnati alla Fondazione Edmund Mach i brevetti a 50 studenti che hanno concluso il percorso formativo di 600 ore per imprenditori agricoli e, contestualmente, ha aperto i battenti la nuova edizione del corso 2025/2026 con 58 iscritti.
Ad aprire la cerimonia è stato il presidente della Fem, Francesco Spagnolli che ha augurato ai nuovi imprenditori di affrontare con entusiasmo un nuovo capitolo della loro vita professionale. «Siete dei convertiti all’agricoltura – ha esordito – perché avete deciso in età post scolare di intraprendere un percorso diverso dalla vostra formazione inserendovi nel campo agricolo».
Agricoltura impegnativa ma gratificante
È seguito l’intervento del sostituto direttore generale Maurizio Bottura, che ha salutato i nuovi iscritti e si è congratulato con i nuovi imprenditori, affermando che «l’agricoltura è impegnativa, soprattutto in un territorio montano come quello trentino, ma gratificante». Claudia Bisognin, responsabile del Dipartimento Qualificazione Professionale Agricola, ha portato i saluti dell’assessore Pat all’agricoltura, Giulia Zanotelli e ha rivolto un appello ai nuovi imprenditori ad essere «responsabili e custodi dell’ambiente».
Il coordinatore del corso Paolo Dalla Valle, con la collaborazione del docente Giorgio Dalpiaz, ha illustrato l'articolazione del percorso formativo, organizzato dal Centro Istruzione e Formazione, che si rivolge a giovani tra i 18 e i 41 anni non in possesso di un titolo di studio di carattere agrario.
In quarant'anni oltre duemila imprenditori agricoli
Dall'anno di attivazione (1986) a oggi il corso ha registrato più di 2.600 frequentanti. Circa l’85% ha concretizzato il proprio progetto aziendale in agricoltura. La partecipazione femminile si è ormai stabilizzata mediamente intorno al 30% delle adesioni. Inoltre, va sottolineato che circa il 60% degli interessati risulta diplomato/laureato in ambiti diversi da quello dell'agricoltura, il 30% è in possesso di una qualifica professionale. Solo il restante 10% ha la licenza media.
L’intervento formativo proposto è finalizzato in particolare al raggiungimento del requisito di qualificazione professionale richiesto per l’accesso alla specifica misura del Psr provinciale dedicata all’insediamento dei giovani in agricoltura.










