Settimana ad alta intensità per l’agenda agricola europea con il Consiglio Agrifish che si riunisce per affrontare un pacchetto di dossier chiave: dal ridisegno della Pac post 2027 alle tensioni commerciali, passando per la sicurezza alimentare e la necessità – sempre più urgente – di una vera semplificazione normativa. Tutto mentre cresce l’attesa per la manifestazione agricola del 18 dicembre a Bruxelles, segnale di un disagio che le istituzioni non possono più ignorare. Il clima è quello delle occasioni decisive: l’Unione deve trovare un equilibrio tra sostenibilità, competitività e stabilità sociale nelle campagne, evitando di rinviare ancora decisioni strutturali.
Pac post-2027: la partita si riapre sul sostegno diretto
La riunione dei ministri si apre con la seconda discussione tematica sulla Pac futura, dedicata al targeting del sostegno diretto. Dopo il confronto di ottobre sulla green architecture, gli Stati membri tornano a interrogarsi su come modulare gli aiuti in un contesto di redditi instabili, costi produttivi elevati e crescente volatilità dei mercati.
La domanda è cruciale: come rendere il sostegno più mirato e più giusto senza appesantire ulteriormente la burocrazia?
All’Aob, l’Italia – sostenuta da Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Portogallo e Slovacchia – insiste su una riforma che guardi alle “sfide future”, richiamando la centralità della sostenibilità economica delle aziende agricole.
I punti caldi della Pac post-2027
- Riorientamento del sostegno alle aziende più fragili
- Integrazione tra produttività, resilienza e food security
- Evitare nuove complessità amministrative
- Maggior flessibilità per gli Stati membri
- Impatto delle tensioni geopolitiche sulle filiere
Food security: verso un nuovo “paracadute” strategico europeo
La discussione prosegue sul tema della sicurezza alimentare, con l’ipotesi di rafforzare strumenti di preparedness e riserve. Gli scenari globali – guerre, dipendenza da input importati, effetti del cambiamento climatico – spingono Bruxelles a considerare l’agricoltura come parte integrante delle politiche di sicurezza strategica. Un cambio di paradigma non più rinviabile: la sicurezza alimentare torna un obiettivo politico, non solo produttivo.
Commercio: il rebus tra Ucraina, Cina e riso europeo
Le trattative commerciali tornano centrali:
- Relazioni Ue-Ucraina, con richieste di equilibrio tra sostegno politico e tutela dei produttori europei
- Settore risicolo, con l’Italia che riferisce sugli incontri di Vercelli chiedendo una strategia europea più incisiva
- Indagine antidumping cinese sul suino, vista da Belgio e Commissione come un rischio reale per una filiera sensibile
Pesticidi, dati e regolamenti: la semplificazione è ancora un miraggio
Il dossier pesticidi riemerge con forza attraverso il punto tedesco sui dati Saio, mentre slitta a inizio 2026 l’Omnibus Food & Feed Safety, che dovrà aggiornare norme su pesticidi, biocidi, additivi mangimistici, igiene e controlli. In arrivo anche l’Environmental Omnibus, previsto per il 3 dicembre.
Un segnale che la macchina regolatoria europea continua a essere in tensione, mentre la domanda di snellimento cresce da parte degli Stati membri e delle imprese.
Omnibus Food & Feed Safety: cosa contiene
- Pesticidi e biocidi
- Additivi per mangimi
- Norme igieniche
- Controlli ufficiali
- Sicurezza vegetale e animale
Obiettivo: armonizzare il quadro normativo e ridurre gli oneri amministrativi.
Fitopatie e minacce biologiche: agricoltura europea più vulnerabile
Tra gli altri punti tecnici, spiccano le preoccupazioni per:
- i rischi fitosanitari alla vite (Ungheria, Italia, Cechia, Slovacchia);
- la diffusione della cicadella vetrosa Pentastiridius leporinus, segnalata dalla Germania;
- l’uso dei prodotti fitosanitari, oggetto di una nuova iniziativa italiana.
La pressione biologica sulle colture europee aumenta, e il Consiglio lo registra come un rischio strategico.
Dietro le quinte: movimenti e nomine che contano
Il corrente reshuffle in Dg Agri prepara una stagione di rinnovamento:
- Pieter Lietaer passa dalla Rappresentanza belga a Dg Agri per occuparsi del biologico.
- Kevin Keary assume un ruolo chiave nella programmazione strategica: figura politica, ben connessa e considerata affidabile dagli Stati membri.
- Possibile ritorno dell’italiana Silvia Michelini in un ruolo di vertice, complice il pensionamento del vicedirettore generale Dumitru.
Segnali che preannunciano una ristrutturazione profonda della governance agricola europea.
Agricoltura europea, ora serve una visione di lungo periodo
La settimana brussellese conferma che l’Unione è davanti a scelte strategiche: dalla PAC al commercio, fino ai dossier fitosanitari.
L’Europa non può più permettersi interventi frammentati o rincorse emergenziali. Occorre una nuova visione industriale per l’agricoltura, capace di garantire redditività, competitività e sicurezza alimentare. Le prossime settimane – tra negoziati, riforme e tensioni sociali – saranno un banco di prova politico. È qui, nei palazzi europei, che si sta ridisegnando il futuro dell’agricoltura europea.










