Criteri Esg, agricoltura maglia nera secondo Crif

criteri Esg
Nel 2024 aziende del settore primario in fondo alla classifica per performance di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Così è più difficile ottenere prestiti bancari

Negli ultimi anni abbiamo pubblicato diversi articoli che spiegano l'importanza della sostenibilità (ambientale, economica e sociale), per stilare il merito creditizio delle aziende, anche di quelle agricole, che, notoriamente hanno una certa difficoltà ad accedere ai prestiti bancari. Ebbene, l'ultimo rapporto sulla sostenibilità in base ai criteri Esg (environmental, social and governance) curato dal Crif, azienda specializzata in sistemi informativi di credito e business, certifica che nel 2024 il settore primario è quello con le peggiori performance, tra l'altro in peggioramento rispetto al 2023.

Un andamento in controtendenza rispetto agli altri settori dell'economia, sempre stando all'analisi Crif, secondo la quale il sistema imprenditoriale e finanziario italiano sta rafforzando sempre più il proprio impegno verso la sostenibilità. Nel 2024 le grandi aziende e pmi italiane hanno migliorato in modo significativo i propri livelli di adeguatezza ai criteri Esg, mentre il sistema bancario sta proseguendo nel sostenere l'accesso al credito delle imprese più virtuose.

Aziende italiane virtuose, ma non quelle agricole

In base allo studio nel 2024 oltre il 70% delle grandi aziende italiane si colloca nelle due classi più alte di score Esg ("alto" e "molto alto"), con un incremento di circa 24 punti percentuali rispetto all'anno precedente, mentre si riduce di sei punti percentuali la quota di imprese con i punteggi peggiori (che si attesta al 4% del totale). In termini di credito, circa il 76% dei finanziamenti verso le grandi imprese riguarda aziende con un'elevata adeguatezza Esg, con un aumento di oltre 20 punti percentuali rispetto al 2023.

All'estremo opposto, tra i comparti in difficoltà si trovano agricoltura, alimentare, bevande e tabacco, e mining - oil&gas, che presentano i valori medi di score Esg più elevati e quindi performance meno adeguate. In particolare, l'agricoltura non solo mantiene una posizione critica, ma mostra anche un peggioramento rispetto al 2023, segno delle difficoltà nel ridurre le emissioni e adottare pratiche più sostenibili.

Guidano la classifica con la migliore adeguatezza (score Esg medi più bassi) i settori Itc (Information & Communication Technology), media e telecomunicazioni, meccanica strumentale, tessile e abbigliamento, comparti che hanno beneficiato di investimenti in tecnologie efficienti, digitalizzazione e innovazione sostenibile. Fanalino di coda l'agricoltura seguita dall'industria alimentare e del tabacco.

Performance Esg media per settore economico
Crif Esg Outlook 2025

Le imprese sostenibili sono le più solvibili

La rendicontazione non finanziaria si conferma uno dei principali fattori di accelerazione nel percorso verso la sostenibilità. Le analisi dell'esg outlook mostrano infatti che le imprese soggette alla Csrd (corporate sustainability reporting directive), cioè alla presentazione del bilancio di sostenibilità, presentano livelli medi di adeguatezza Esg nettamente superiori rispetto a quelle che non pubblicano il report di sostenibilità. Nel 2024, infatti, il 77,6% delle aziende soggette alla Csrd si colloca nelle classi di adeguatezza più elevate ("molto alto" o "alto"), a fronte del 46% delle imprese che non pubblicano report di natura non finanziaria.

Specularmente, meno del 4% delle aziende soggette alla Csrd presenta uno score Esg "basso" o "molto basso", mentre la quota sale a oltre il 25% per quelle prive di rendicontazione. Non a caso, i finanziamenti caratterizzati da un'elevata adeguatezza Esg presentano nel 2024 un tasso di default inferiore del 25,3% rispetto alla media, che relativamente ai soli nuovi crediti arriva al -31%. Al contrario, i finanziamenti associati ai peggiori score esg registrano un tasso di default superiore del 2,7% alla media, con un incremento quasi triplo rispetto all'anno precedente.

Aumenta la consapevolezza dell'importanza dei criteri Esg

«I dati dell'Esg Outlook 2025 mostrano come la sostenibilità sia ormai entrata nelle strategie aziendali e finanziarie – commenta Marco Macellari, ceo di Crif synesgy ratings –. Le imprese stanno rafforzando la propria consapevolezza Esg, mentre il sistema bancario svolge un ruolo sempre più attivo nel sostenere e incentivare questo percorso, premiando con maggior credito chi investe in pratiche e modelli di business sostenibili».

«L'analisi evidenzia una crescita simultanea della quota di imprese virtuose e dei flussi di credito a loro destinati – osserva Macellari –. Oggi una fetta molto importante delle grandi aziende e delle pmi presenta un'elevata adeguatezza Esg, mentre i finanziamenti verso queste realtà mostrano tassi di default inferiori di oltre il 25% rispetto alla media. È la prova che sostenibilità e solidità finanziaria stanno convergendo – conclude – le banche non solo riconoscono il valore di chi investe in pratiche responsabili, ma orientano in modo strutturale le risorse finanziarie verso chi rappresenta il futuro competitivo del sistema imprenditoriale italiano».

Criteri Esg, agricoltura maglia nera secondo Crif - Ultima modifica: 2025-11-24T15:52:07+01:00 da Simone Martarello

2 Commenti

  1. Ma si può essere più rincoglioniti di chi elabora questi dati???
    Una azienda del terzo settore (cioè che brucia energia per le cazzate tipo produrre visori notturni di precisione per fucili o droni kamikaze) inquina meno di una azienda agricola di piccola o medie dimensioni???
    Voi siete fuori di testa e con voi il resto della UE…

  2. Buongiorno, ormai siamo alla deriva , la burocrazia sistema o disfa, siamo pragmatici ….un azienda industriale o terziaria inquina sempre e comunque più di un azienda agricola media di 4/10 Ha , soprattutto se si coltiva in modo estensivo , una sola produzione su anno, mentre le aziende industriali ogni giorno producono…per un HA di uliveto ci saranno 15 /20 ore di immissione in atmosfera per combustione fossile su 365 GG

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