Frumento tenero. Frumento duro. Mais. Cereali foraggeri e oleaginose
Frumento tenero
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ITALIA
lo scenario si consolida tra una domanda non sempre pressante ed un'offerta che, causa i riflessi delle notizie comunitarie (Francia) e estere (Russia), si fa sempre più attendista. I molini non lavorano appieno, hanno coperture medie e sui porti giacciono ingenti volumi di merce di ogni qualità, ma nonostante tutto questo si respira incertezza e attesa che congelano le quotazioni ai livello delle scorse settimane con la sola eccezione degli "spring" che calano per effetto cambio e per la maggiore competizione tra gli importatori. Sempre ricercatissimi i grani biscottieri e panificabili, ma con i prezzi mondiali ancora alti la domanda deve rivolgersi al comunitario. Bologna e Milano sono invariati per nazionali e comunitari.
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Frumento duro
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ITALIA
continua il momento di "calma" anche se si registra una domanda prontissima ad acquisire ogni volume offerta dagli agricoltori. La dinamica di mercato è tra un'offerta Italiana che non coprirebbe i fabbisogni di campagna (ed ancor meno il potenziale export) e un'offerta comunitaria e (principalmente) estera sulla carta ampia che di colpo potrebbe saturare il nostro mercato. Incertezza anche nelle politiche di acquisto dei molini tra chi è coperto fino a giugno e chi (anche per la crisi) resta coperto "a vista". L'altalena del cambio valutario sostiene le ragioni di chi vede l'Italia esportatrice di "Fino" nelle prossime aste sull'Algeria e Tunisia. L'arrivo dei primi freddi blocca lo sviluppo agronomico del nuovo raccolto che cominciava ad essere troppo veloce. Da nord a Sud si percepiscono segnali opposti che però si declinano in una serie di "invariati" sulle principali borse merci.
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Mais
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ITALIA
segni di cedimento dovuti all'abbondanza di granaglie sui porti. Gradualmente il problema delle tossine del nazionale rientra grazie ad una accurata selezione analitica e gestione degli stock, ma la domanda preme il giusto aiutata da un clima e temperature ancora autunnali. L'origine Francia ed Ucraina da settimane continuano a condizionare gli scambi con gli operatori che vivono nell'incertezza delle decisioni di prezzo degli importatori. Milano -1€/t e Bologna -2 €/t riflettono all'unisuono il momento di calma che si respira. Il nazionale vale sui 258 €/t arrivo il comunitario ed estero poco sotto i 280 €/t.
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Cereali foraggeri e oleaginose
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ITALIA
Cereali Foraggeri: i detentori degli ampi volumi ai porti centellinano l'offerta, a causa di una possibile riduzione dell'export dal Mar Nero, e di fatto sostengono le quotazioni che recuperano tra 1 e 3 euro/t con il tenero sui 267 €/t (inv), l'orzo arrivo oltre i 260 €/t (+3) ed il sorgo partenza a 270 €/t (+1). Oleaginose: nella settimana corta del "Thanksgiving” in USA i mercati non fanno segnare variazioni di rilievo. Milano (+5 €/t per la nazionale) si allinea con Bologna (invariato) e quotano la soia nazionale sui 510 €/t (inv) partenza; l'estera sempre a sconto di un 30 €/t.
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Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita.
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