Frumento tenero. Frumento duro. Mais. Cereali foraggeri e oleaginose
Frumento tenero
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ITALIA
la settimana ha confermato quanto accaduto durante la pausa Natalizia con una certa pressione da parte dell'offerta, che ha sentore di un mercato più lasso nelle prossime settimane, ed una domanda che in parte ha già coperto il primo trimestre e oggi attende per ridurre il prezzo medio di macinazione. Le borse estere in calo e l'offerta sui porti contribuiscono a calmierare ulteriormente un mercato attendista. Anche le quotazioni delle origini estere degli "spring" e dei "soft" rossi, ripiegano sensibilmente sia per effetto euro/dollaro che per maggiore offerta dal Nordamerica. Sulle piazze del Nord i teneri nazionali cedono da 2 a 4 €/t, con punte fino a meno 8 €/t per gli "spring" da USA e Canada.
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Frumento duro
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ITALIA
sulle piazze si continua a scambiare la merce man mano che esce sul mercato, ma non si registra alcun segnale di cambiamento. I molini più coperti sono attendisti, mentre chi deve comprare non fatica a coprirsi "alla giornata"; i detentori sono soddisfatti dei prezzi ed al momento non subiscono più di tanto la concorrenza della merce comunitaria ed estera, ancora più cara del nazionale. Sui porti continua ad arrivare prodotto Canadese con ottime caratteristiche qualitative e questo di fatto mantiene rilassato il mercato Italiano. In attesa delle stime di semina ed in assenza di notizie destabilizzanti, le borse merci quotano ancora "invariato".
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Mais
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ITALIA
sulle piazze del Nord la situazione è molto delicata e complessa stante il ritardo sul da farsi per le partite di mais ad elevato contenuto di micotossine. L'offerta di merce comunitaria ed estera ha gradualmente saturato con gli ultimi arrivi a deprimere ulteriormente un mercato tendenzialmente calante. L'offerta si scontra sempre con la diffidenza degli utilizzatori nostrani chiaramente orientati ad utilizzare merce estera che non presenta alcun problema o restrizione di utilizzo. In un contesto da quiete "durante" la tempesta sulle piazze di Milano e Bologna la mece nazionale perde un 3-4 €/t e vale sui 246-247 €/t arrivo; gli esteri restano a premio di un 20 €/t.
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Cereali foraggeri e oleaginose
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ITALIA
Cereali Foraggeri: l'abbondanza di merce estera sui porti ed una percepita minore domanda dal settore zootecnico (effetto della crisi?) impongono un'ulteriore settimana di ribassi per tutte le categorie. Le quotazioni dei cereali cedono terreno con i teneri che perdono un 2-4 €/t e valgono partenza meno di 270 €/t, l'orzo arrivo quota sui 263 €/t (-2) ed il sorgo partenza sui 265-267 €/t (-4). Oleaginose: il mercato prende atto del miglioramento delle stime in Sud America con l'effetto calmierane del dollaro debole. La soia nazionale perde a Bologna 5 €/t e quota sotto i 500 €/t; la soia estera sconta un 40-45 €/t rispetto la nazionale.
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Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita.
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