Cereali. Prezzi nazionali e mondiali a confronto (dall’8 al 14 febbraio 2013)

Frumento tenero. Frumento duro. Mais. Cereali foraggeri e oleaginose

Frumento tenero

ITALIA

la settimana ha ulteriormente confermato la tendenza ribassista. L'offerta locale ed estera è presente ed ampia con qualche segnale di eccesso che suggerisce alla domanda una strategia attendista con acquisti puntuali sul pronto e volontà di siglare coperture a medio termine a sensibile sconto: a supporto è l'andamento della borsa a termine di Parigi. Torna disponibile il "misto-rosso", con i grani di forza nazionali che trovano maggiore competizione in prezzo dalle alternative comunitarie ed estere. I molini dirigono parzialmente gli acquisti dei grani biscottieri verso le origini USA, mentre è stabile la domanda dei comunitari e degli "spring". Le borse del Nord perdono su tutte le classi di nazionale e comunitario un 3-5 euro/t; stabili gli "spring" nordamericani per effetto valutario.

 

Frumento duro


ITALIA

perdura un sentimento di stabilità sulle piazze Italiane. Le quotazioni internazionali, in diminuzione, non giustificherebbero ancora una revisione al ribasso delle quotazioni. I principali molini sono coperti, ma resta l'incognita dell'andamento in congiuntura di campagna e del progresso colturale che al momento è nel complesso positivo. La perdita di aree seminate al Centro-Nord riporterebbe le superfici ai livelli del 2011 con una flessione di un 80-90 mila ettari sul 2012. Sulle borse merci si registrano sentimenti differenti, con Milano a scontare un simbolico euro/t, Bologna invariata ed il Sud che nei fatti paga meno di ieri.

 

Mais


ITALIA

gradualmente il mercato mangimistico e bio-enegetico assorbono la produzione locale, mentre l'offerta comunitaria ed estera mantengono le quotazioni al progressivo ribasso. I detentori prendono coscienza che nel medio termine le prospettive di commercializzazione del mais avranno prezzi inferiori al pronto e la domanda copre il restante del fabbisogno solo nel brevissimo. Le prospettive sul proseguo di campagna restano incerte anche se al momento non si vedono ragioni per fermare il progressivo ritorno dei prezzi verso "quota 220 €/t". Milano e Bologna riflettono il sentimento e calano di 4-5 euro/t il nazionale (sui 238 €/t), di 5-6 €/t il comunitario e l'estero.

 

Cereali foraggeri e oleaginose


ITALIA

Cereali Foraggeri: la situazione di mercato segue da vicino le vicissitudini ribassiste di tenero e mais. La disponibilità di merce sui porti resta importante e gli operatori premono per "prezzare" il restante nella prospettiva di un mercato progressivamente sempre più lasso. Si copre il Marzo-Giugno a sconto sul pronto con il tenero che vale meno di 260 €/t (-4), l'orzo nominale arrivo a 257 €/t (inv) ed il sorgo partenza sotto i 260 €/t (-5).

Oleaginose:
il miglioramento del panorama produttivo mondiale e l'euro favorevole fanno crollare le quotazioni su tutte le piazze comunitarie. La soia nazionale vale sui 500 €/t (-3) partenza mentre l'estera perde 10 €/t e lo spread a sconto tocca i 60 €/t.

 

Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita.

 

Cereali. Prezzi nazionali e mondiali a confronto (dall’8 al 14 febbraio 2013) - Ultima modifica: 2013-02-15T14:40:12+01:00 da Redazione Terra e Vita

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