CONSIGLIO DEI MINISTRI

«Un risparmio di 350 milioni»

Per il ministro delle Politiche agricole il provvedimento ha «liberato» risorse per gli investimenti.

L’aveva messa in
lista alle priorità.
Il ministro
delle Politiche agricole, Nunzia
De Girolamo, aveva infatti
indicato la cancellazione
dell’Imu come una misura
necessaria per sanare un’ingiustizia
nei confronti degli
agricoltori. E ora che il Consiglio
dei ministri, il 17 maggio
scorso (venerdì 17 data
fortunata per gli agricoltori),
ha deciso la sospensione della
rata Imu di giugno su terreni
agricoli e immobili rurali
strumentali, il ministro è visibilmente
soddisfatta. Nel primo
provvedimento del governo
Letta l’agricoltura – ha
spiegato – è stata protagonista.
E gli agricoltori hanno
ottenuto un risparmio di 350
milioni.

«Esprimo la mia grande
soddisfazione – ha commentato
il ministro a caldo (nella
conferenza stampa poche ore
dopo il Consiglio)– per l’approvazione
in Consiglio dei
ministri del provvedimento
che sospende il pagamento
dell’Imu in agricoltura. È un
grande risultato per il comparto.
Questa battaglia l’abbiamo
condotta insieme, con
le associazioni e con tutto il
mondo agricolo. Non si tratta
di una vittoria del Governo
o di chi ne ha parlato in
campagna elettorale. Oggi
vince l’agricoltura, che subiva
un’ingiustizia, perché non
si può tassare uno strumento
di lavoro come la terra».

E ha aggiunto «È un passo
molto importante per gli
imprenditori agricoli. Cerchiamo
di dare una parziale
risposta anche al problema
della liquidità. In questo modo
diverse risorse, parliamo
di circa 350 milioni di euro,
resteranno in mano agli agricoltori
e potranno essere reinvestite
nel settore, da sempre
molto attento al rispetto e al
giusto impiego delle risorse.

Gli ultimi dati Istat ci dicono
che l’agricoltura registra segnali
positivi. Senza l’Imu
sono sicura che molti avranno
una boccata d’ossigeno e
potranno pensare a ripartire
con le loro aziende».

E ora il ministro è pronta
anche a condurre in porto
l’altra battaglia, quella del
rimborso delle tasse in più
versate dagli agricoltori. Il
famoso extragettito sulla cui
entità le organizzazioni non
forniscono una cifra uguale.

Ma resta il problema. E De
Girolamo ha rassicurato che
ne ha già parlato con il ministro
dell’Economia, Fabrizio
Saccomanni, e ci si sta
muovendo per trovare una
soluzione condivisa. E ancora
una volta De Girolamo ha
precisato il suo impegno a
spuntare il massimo, «ottenere
100 non 50».

Il ministro ha sottolineato
il lavoro di squadra con l’esecutivo
e con il mondo agricolo.
Ed è convinta che si riuscirà
a cancellare definitivamente
la tassa più odiata dai
produttori agricoli. E un’altra
rassicurazione riguarda la
possibile copertura dell’Imu
con nuove tasse. Il ministro
è stata categorica: «Non credo
che questo sarà il governo
delle tasse, soprattutto come
componente del Pdl: il
mio partito non potrebbe
mai accettare un governo del
genere. L’Imu non sarà sostituita
con nessun’altra tassa
come è avvenuto in passato
tra Ici e Imu».

«Un risparmio di 350 milioni» - Ultima modifica: 2013-05-23T10:12:16+02:00 da Redazione Terra e Vita

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