Massimo Bariselli e Riccardo Bugiani
Aumentano gli attacchi di mosca mediterranea
Quest'anno si è assistito a un'inattesa crescita delle popolazioni della mosca mediterranea, probabilmente favorita dalle alte temperature di settembre e ottobre. Sono poche, però, le aziende che sono intervenute tempestivamente con la difesa specifica
Il punteruolo del fico si espande ancora
La difesa chimica contro questo coleottero è inapplicabile, l'unica possibilità di controllo è l'individuazione e l'eliminazione tempestiva dei primi focolai di adulti. Ecco come
Melograno sensibile al marciume del cuore
L’utilizzo di materiale di propagazione certificato, una nutrizione bilanciata e un buon drenaggio del suolo contribuiscono in maniera decisiva a evitare l’instaurarsi della malattia
L’utilità dei nematodi per contenere la carpocapsa
Il lepidottero in annate favorevoli e, soprattutto, in assenza di trattamenti può provocare perdite produttive anche del 100%. Nel periodo autunnale, per abbassare le popolazioni di larve svernanti di questo fitofago e quindi ridurre il rischio di danno per la stagione successiva, si possono impiegare i nematodi entomopatogeni
Noce, varietà precoci più sensibili alla mosca
Il noce è minacciato da diverse specie fitofaghe sia autoctone sia importate, che creano danni spesso difficili da gestire. Fra le specie di nuova introduzione sta assumendo un peso sempre maggiore la mosca esotica Rhagoletis completa
Pomacee, con meno input chimici più danni da fuliggine
L’alterazione, che viene solitamente associata a estati umide e frutteti ombreggiati, sta diventando di maggiore importanza con l’aumento della produzione di frutta con ridotti input chimici in estate e in produzione biologica, dove le perdite possono essere elevate
Cercosporiosi del sedano avvantaggiata dall’umidità
Spesso sottovalutata perché confusa con la septoriosi, questa malattia può causare danni altrettanto importanti specialmente nei cicli di coltivazione più tardivi e caratterizzati da autunni miti e piovosi. Per la difesa si parte sempre dall’adozione di pratiche agronomiche virtuose
Cicaletta dei fruttiferi da specie secondaria a dannosa
Tettigetta brullei o cicaletta dei fruttiferi è una specie autoctona e ampiamente diffusa nei nostri ambienti che, negli ultimi anni, è improvvisamente diventata dannosa soprattutto su mandorlo e olivo. Come affrontarla
La diabrotica del mais si combatte con la rotazione
Quella che è stata per anni il prototipo di insetto alieno a veloce diffusione in Europa, molto prima dela cimice asiatica o della Popilia japonica, è stata affrontata con successo grazie a un piano di reazione che ha fatto leva sull'agronomia e su una rete efficiente di monitoraggio e avvertimento. Grazie a questa reazione coordinata la diabrotica del mais è oggi qui molto meno pericolosa rispetto agli Stati Uniti. Guai però ad abbassare la guardia
Sempre più mosche esotiche da tenere monitorate
Quattro specie di pericolose mosche della frutta premono sui confini dell'Unione. Una è già stata rilevata sul nostro territorio nazionale. scopri quali sono