Firenze si prepara ad accogliere un appuntamento di straordinaria rilevanza culturale e scientifica: il convegno “Agricoltura come Arte sociale”, promosso dall’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica. Un evento che non è soltanto un incontro accademico, ma un vero e proprio laboratorio di idee, sostenuto da patrocini prestigiosi: Ministero dell’Agricoltura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana di Firenze e ISDE – Medici per l’Ambiente.
L’evento riunisce le principali organizzazioni italiane attive nei settori dell’agricoltura, dell’ambiente e del cibo, per dare vita a un confronto aperto sulle prospettive di una transizione ecologica e culturale nell’ambito della bioagricoltura. La cornice istituzionale conferma l’importanza di un dibattito che intreccia ricerca, ambiente, salute e società, con l’obiettivo di ridare centralità alla terra e a chi la coltiva.
Un’agricoltura che cura: visione e trasformazione
Il convegno propone una visione trasformativa e multicentrica della bioagricoltura dove, come afferma Carlo Triarico, presidente dell’Associazione italiana per l'Agricoltura Biodinamica “l’azienda agricola è concepita come un organismo vivente, in relazione costante con il territorio e la comunità. L’agricoltura diventa così arte sociale: un atto creativo, etico e collettivo, capace di generare relazioni, cultura e resilienza”.
Questo approccio supera la logica produttivista e centralizzata, promuovendo un modello circolare di scambio di competenze e tecniche. Le pratiche agricole diventano strumenti di trasformazione sociale, e la chiusura del ciclo aziendale, con l’autoproduzione di sementi, compost e mezzi tecnici, rafforza l’autonomia e valorizza le risorse locali. In questo contesto, i biodistretti emergono come modelli virtuosi di collaborazione tra agricoltura e comunità.
Un pre-convegno per aprire il dialogo
Il programma prenderà avvio già venerdì 28 novembre, con un pre-convegno, presso APAB Istituto di formazione, dalle ore 18:00 alle 20:00. Dopo i saluti di Rosastella Fallah, presidente della Società Antroposofica in Italia, e di Tatiana Senatori del gruppo Jeanne d’Arc di Firenze, si terrà la conferenza di Emilio Ferrario e Carlo Triarico dal titolo “Antroposofia e conoscenza della natura”. La serata si concluderà con una degustazione curata dall’Istituto APAB, offrendo ai partecipanti un momento conviviale e di incontro.
Sabato 29 novembre: una giornata intera di tavole rotonde
Il programma si apre con una tavola rotonda dedicata alla ricerca scientifica in bioagricoltura in Italia, moderata da Carlo Triarico, presidente dell’Associazione. Tra i protagonisti, figure di spicco come Alessandro Piccolo, già professore ordinario di chimica del suolo all’Università Federico II di Napoli, che porterà i risultati e le prospettive di ricerca sull’humus, elemento vitale per la fertilità dei terreni.
Accanto a lui, Luca Colombo, segretario generale della Fondazione FIRAB, offrirà una visione della ricerca italiana nel contesto europeo, mentre Marco Serventi, direttore della rivista Terra Biodinamica, racconterà il ruolo di una pubblicazione che è diventata punto di riferimento per studiosi e agricoltori che operano nell’ambito della bioagricoltura. Non mancheranno gli interventi di Cesare Pacini dell’Università di Firenze e di Silvia Rolandi di Slow Food, che sottolineerà l’importanza della ricerca bio per un’alimentazione sana e consapevole.
Prospettive internazionali e nuove sfide
La seconda tavola rotonda guarda oltre i confini nazionali, con la partecipazione di Christopher Brock del Forschungsring tedesco e di Liron Israeli, impegnato nel progetto europeo FlowAfrica per lo sviluppo di laboratori viventi agroecologici. La ricerca si intreccia con l’esperienza concreta delle aziende agricole, come quella di Donato Ciofini de La Vialla, e con progetti innovativi come quello di Pamela Vignolini sull’utilizzo circolare delle matrici vegetali.
La voce della viticoltura sarà rappresentata da Michele Lorenzetti, mentre l’eco-filosofa Gloria Germani inviterà a riflettere sul cambio di paradigma in atto. Infine, Emilio Ferrario dell’Università di Milano introdurrà il pubblico al goetheanismo scientifico, ponte tra scienza e filosofia.
Arte sociale e territorio
Il pomeriggio del 29 novembre sarà dedicato all’Arte sociale per una terra comune, con interventi di personalità di rilievo come Franco Ferroni del WWF, Maurizio Rivolta vicepresidente FAI, e Claudio Serafini di Organic Cities Network Europe. Sarà un dialogo aperto, arricchito dalle voci di associazioni e biodistretti, che metteranno in luce il ruolo dell’agricoltura come bene comune.
A seguire, la tavola rotonda “La terra comune nei territori bio”, moderata da Lucio Cavazzoni, presidente del Biodistretto dell’Appennino Bolognese, vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali come Paolo Burani della Regione Emilia Romagna e Paola Galgani, vicesindaca di Firenze. Un confronto che intreccia politica, spiritualità e pratiche agricole, con la presenza di Silvia Francescon dell’Unione Buddhisti Italiani e di Maurizio Agostino della Rete HUMUS.
Comunità resilienti e filiere etiche
Uno dei temi centrali sarà la costruzione di filiere trasparenti e partecipate, dove solidarietà, equità e tracciabilità restituiscono dignità al lavoro agricolo e promuovono un accesso consapevole al cibo. La bioagricoltura si configura così come un atto culturale, fondato sulla cura, la responsabilità e la co-creazione.
Attraverso gruppi di lavoro e sessioni parallele, si esploreranno le tecniche rigenerative, le nuove ricerche e le pratiche agronomiche che rendono l’agricoltura uno spazio di innovazione e riconciliazione.
Domenica 30 novembre: tecniche e ricerche per il futuro
La giornata conclusiva, domenica 30 novembre, sarà dedicata alle tecniche e ricerche. Moderata dall’agronomo Domenico Genovesi, vedrà interventi di grande impatto: Elisa D’Aloisio, genetista e agricoltrice, affronterà il tema dei rischi legati ai nuovi OGM; Serena Bellandi, medico ISDE, parlerà di cibo sano e bio; Cristina Marello e Martina Martignoni porteranno esperienze concrete di viticoltura biologica e tecniche rigenerative.
Chiuderanno la sessione le testimonianze di Nadia Savino e Valentina Carlà Campa, con progetti innovativi per la coesione dei territori.
Un invito alla partecipazione
Il convegno “Agricoltura come Arte sociale!” non è solo un evento per addetti ai lavori: è un’occasione per cittadini, studenti, professionisti e istituzioni di confrontarsi su temi che riguardano tutti. La presenza di relatori di alto profilo, il sostegno di enti pubblici e associazioni, e la varietà dei temi trattati rendono questo appuntamento un crocevia di idee e pratiche per costruire un futuro più sostenibile.
Partecipare significa entrare in dialogo con chi sta ridisegnando il rapporto tra uomo e natura, tra scienza e società. Firenze diventa così il palcoscenico di un dibattito che guarda al domani, con la convinzione che l’agricoltura non sia solo produzione, ma arte sociale, bene comune e responsabilità collettiva.
Qui il link per vedere il programma e iscriversi
Per saperne di più
Venerdì 21 novembre alle 19:15, per saperne di più, è in programma un incontro online aperto a tutti. Per seguirlo è sufficiente cliccare qui
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