Già dopo il trapianto, il cavolo è stato interessato da un attacco importante da parte dell’altica, ma si segnala in questo periodo una presenza elevata della nottua con catture su trappole di monitoraggio significative.
Anche la presenza di cavolaia risulta essere elevata e va monitorata con attenzione, mentre non vi sono importanti segnalazioni in merito alla tignola delle crucifere (Plutella xylostella).
Nottue e cavolaia
I più importanti insetti che attaccano i cavoli sono entrambi lepidotteri: la nottua del cavolo (Mamestra brassicae) e la cavolaia (Pieris brassicae).
Le loro abitudini sono profondamente differenti. Le nottue hanno abitudini notturne e causano gravi danni sulle piante con erosioni fogliari e gallerie scavate nei fusti con danni consistenti alle piante. Le larve sono facilmente riconoscibili, di colore grigio-verdastro e possono raggiungere i 45 mm di lunghezza.
L’insetto sverna come crisalide e i primi adulti compaiono già in aprile-maggio, deponendo le uova nella pagina inferiore delle foglie.
Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita
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Le larve si nutrono di notte mentre di giorno restano nascoste nel terreno. Il ciclo si compie in 1-2 mesi e a maturità le larve si incrisalidano nel terreno a pochi centimetri di profondità. Nel mese di agosto si ha una seconda generazione che è quella che attualmente sta causando i danni sulle piante. L’attuale generazione è quella che, a fine ciclo, svernerà nel terreno sotto forma di crisalide.
Anche la cavolaia compare nel mese di aprile-maggio e gli adulti depongono fino a 250 uova in tipiche ovature nella pagina inferiore delle foglie, dalle quali nascono larve di colore giallastro puntinate di nero. In luglio compaiono nuovi adulti che daranno vita a una seconda generazione. La cavolaia, se le condizioni ambientali lo consentono, compie anche 4 generazioni all’anno.
Tignola delle crucifere
Questo piccolo lepidottero minatore, Plutella xylostella, normalmente, non rappresenta un problema grave anche se occasionalmente può provocare danni consistenti ai cavoli. La presenza degli adulti è facilmente osservabile e anche il danno è rilevabile per le caratteristiche erosioni sulla pagina inferiore delle foglie senza intaccare l’epidermide superiore che, comunque, alla fine dissecca.
Quando l’attacco è rilevante l’intero apparato fogliare, a eccezione delle nervature, viene distrutto.
L’adulto è di colore grigio-brunastro con abitudini crepuscolari. Le femmine depongono fino a 300 uova sulla pagina inferiore delle foglie e le larve di color giallo-verdognolo, a maturità si incrisalidano sulla pagine inferiore.
Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita
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Lotta
Gli interventi di gestione dei parassiti citati sono principalmente di carattere chimico. È tuttavia importante monitorare la presenza dei lepidotteri con specifiche trappole feromoniche, al fine di un utilizzo più razionale dei numerosi principi attivi utilizzabili.
Si sottolinea nell’uso dei diversi principi attivi di rispettare i limiti di impiego e prestare massima attenzione ai tempi di carenza dei diversi formulati che possono variare dai tre ai sette giorni.
Si riportano in tabella i principi attivi autorizzati per i diversi parassiti considerati.
tab. 1 Principi attivi autorizzati | |
Avversità | Sostanza attiva |
Nottue, Cavolaia (Mamestra brassicae, Mamestra oleracea, Pieris brasscicae) | Bacillus thuringensis var. kurstaki |
Azadiractina | |
Estratto di Piretro | |
Alfa-Cipermetrina | |
Beta-Ciflutrin | |
Cipermetrina | |
Deltametrina | |
Lambda-cialotrina | |
Zeta-Cipermetrina | |
Spinosad | |
Emamectina benzoato | |
Clorantraniliprole | |
Indoxacarb | |
Metaflumizone | |
Spinetoram | |
Tau-fluvalinate | |
Tignola delle crucifere (Plutella xylostella) | Bacillus thuringensis |
Azadiractina | |
Deltametrina | |
Cipermetrina | |
Spinosad | |
Spinetoram | |
Emamectina benzoato | |
Clorantraniliprole | |
Indoxacarb |