Dalla fine di maggio alla fine di giugno, fase di ingrossamento frutti, si cade spesso in una situazione di rischio infettivo per la maculatura bruna.
In genere, infatti, in questo periodo la temperatura non rappresenta un fattore limitante e le eventuali piogge determinano le condizioni favorevoli per la sporulazione (15 – 24 °C con un optimum dai 18 ai 22 °C) di Stemphylium vesicarium presente su Festuca spp. e Setaria spp. tipiche essenze del cotico erboso. Le spore del fungo quando germinano rilasciano micotossine in grado di necrotizzare i tessuti vegetali e permettere al fungo stesso di dare avvio al processo di marcescenza.
Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita
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Quando il rischio infettivo è alto...
Si consiglia di impiegare, fra i prodotti di copertura, captano+fosfito di k o fluazinam (facendo attenzione, per evitare fenomeni di fitotossicità, a non miscelarli con olii minerali frequentemente utilizzati per il controllo della psilla, e di mantenere una distanza di almeno due settimane dall’applicazione di questi).
In alternativa si può impiegare anche dithianon+pyrimetanil, dithianon+fosfito di k oppure dodina. Fra i principi attivi più specifici si possono utilizzare i principi attivi appartenenti alla famiglia chimica degli ISDH (fluopyram+tebuconazolo, penthiopyrad, fluxapyroxad, isopyrazam+difenconazolo), oppure fludioxonil o la miscela di fludioxonil+ciprodinil, o ancora gli analoghi delle strobilurine (dove queste non siano limitate da popolazioni resistenti). È possibile impiegare anche difenconazolo e mefentrifluconazolo, iBE recentemente autorizzato. È raccomandabile associare ai principi attivi specifici prodotti di copertura ad azione di contatto come Sali di rame, ditiocarbammati e ftalimidi.
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...e quando invece è basso
È possibile impiegare prodotti di copertura come i ditiocarbamati a più ridotta persistenza quali ziram, thiram (da applicare solo fino alla fine di aprile), metiram e preparati cuprici (dose minima 35 g/hl di rame metallo), come anche a prodotti naturali a base di B.subtilis e B.amyloliquefaciens utili anche nel caso si voglia arrivare alla raccolta con un minore carico di residui. È utile ricordare che piogge intense, superiori a 20-25 mm, possono dilavare dalle superfici trattate i principi attivi di contatto come ziram e metiram. Al contrario, captano e fluazinam, sono entrambi caratterizzati una maggiore persistenza. In prossimità della raccolta, se le condizioni climatiche sono favorevoli alle infezioni, ci si può avvalere di principi attivi che possiedono un breve intervallo di carenza come, per esempio, boscalid, fludioxonil o la miscela fludioxonil+ciprodinil.
tab. 1 Fungicidi raccomandati nella fase di ingrossamento frutti e per le diverse situazioni di rischio infettivo | |||
Fase fenologica | Rischio infettivo | Sostanza attiva | Note |
Ingrossamento frutto (mese di giugno – prima decade di luglio) | Basso | Dodina ** + Metiram oppure Dithianon | ** attenzione all’Intervallo di Sicurezza (60 gg) |
Basso | Metiram oppure Ziram*** + Rame | *** attenzione all’Intervallo di Sicurezza (60 gg) 400 - 500 g Cu++/ ha | |
Basso | Bicarbonato K | ||
Medio | Dithianon + Fosfonato K | ||
Medio | Dithianon + Pyrimetanil | ||
Medio | Difenoconazolo oppure Mefentrifluconazolo + Metiram oppure Dodina | ||
Elevato | Cyprodinil + Fludioxonyl + Metiram oppure Dodina ** | ** attenzione all’Intervallo di Sicurezza (60 gg) | |
Elevato | Fluazinam *** + Fosfonato K oppure Fosetyl-Al | *** attenzione all’Intervallo di Sicurezza (63 gg) | |
Elevato | Fluxapyroxad + Fosetyl-Al oppure Fosfonato K + Metiram oppure Dodina | ||
Elevato | Fluopyram + Fosetyl-Al + Metiram oppure Dodina |