Novembre è stato insolitamente mite e soleggiato in buona parte dell’Italia meridionale ma gli ultimi giorni del mese hanno portato precipitazioni anche di forte intensità o, nel migliore dei casi, un clima “uggioso” favorevole a diversi patogeni delle colture ortive invernali. Ma oltre a funghi e batteri ed ai “classici” fitofagi che possono interessare le ortive in questo periodo (afidi, lepidotteri), altri parassiti possono occasionalmente raggiungere popolazioni elevate e richiedere interventi diretti.
Tra questi le limacce, in condizioni ambientali favorevoli, possono mantenersi attive durante tutto l’anno. In questo periodo la loro presenza è spesso evidente nelle colture protette dove trovano riparo ed ottimale umidità sotto la pacciamatura su cui è facile osservare le loro “scie” mucillaginose.
Ortive nel mirino
I danni consistono in rosure provocate dalla radula, un organo della cavità boccale che le limacce usano per “grattare” il cibo e sono più gravi quando interessano le parti eduli come i frutti di fragole e agrumi, le foglie delle colture da insalata o i grumuli dei finocchi. Le rosure non sono sempre facilmente distinguibili da quelle provocate da altri fitofagi, soprattutto quando l’attacco è agli organi ipogei o al colletto, e questo può indurre in errori anche perché l’attività di questi “cugini” delle lumache è soprattutto notturna.
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