A fine novembre i focolai di blue tongue in Sardegna erano 219, dei quali 130 attivi. Ora, a distanza di quasi due mesi e con le temperature sempre miti, la situazione risulta ancora peggiorata con 293 focolai attivi e 367 complessivi (compresi quelli sospetti e 62 estinti). Questo anche se in alcune parti dell'Isola, come nell'Oristanese, la Asl parla di una regressione. I numeri dell'ultimo report dell'Istituto zooprofilattico della Sardegna fotografano una situazione ancora in divenire, con una prevalenza del sierotipo 8 soprattutto nell'Oristanese, nel Meilogu e Planargia e in Gallura.
Proprio nell'Oristanese si registra l'incidenza maggiore della blue tongue con 2.163 capi ovini morti e 4.129 che hanno contratto la malattia. Complessivamente sono 123 gli
allevamenti interessati dalla diffusione del virus della blue tongue. Per fortuna, al momento la malattia non si è sviluppata nei bovini, anche se sono quattro gli allevamenti nei quali ci sono capi contagiati.
Asl: virus in regressione
«Per fortuna ora il virus è in fase di regressione, condizione agevolata anche dalle condizioni climatiche delle ultime settimane e da altri fattori ecologici, che limitano l'attività dei vettori del virus rappresentati da moscerini del genere culicoides – ha spiegato il direttore del servizio di Sanità Animale della Asl 5 Enrico Vacca –. I numeri dei contagi sono comunque contenuti rispetto alle epidemie precedenti».
Prevale il sierotipo 8
«Solo nell'allevamento di Sedilo è stata riscontrata la presenza del già conosciuto sieriotipo 4, mentre in tutti gli altri allevamenti si è diffuso il sierotipo 8, rilevato per la prima volta in Sardegna, ma anche in Italia, proprio in un allevamento di San Vero Milis, che ha trovato terreno fertile in capi non ancora immunizzati verso questo tipo di virus e pertanto particolarmente suscettibili alla malattia – ha aggiunto Vacca –. Nel caso del sierotipo 4 dell'allevamento di Sedilo la popolazione animale era in gran parte immune a seguito di precedenti contatti col virus negli anni precedenti e a seguito della campagna di profilassi vaccinale portata avanti dalla Asl 5».