Raccolte informazioni biometriche e sulle caratteristiche del mantello. Stimata in modo più preciso la consanguineità e aumentata la possibilità di individuare mutazioni del gene “Kit” responsabile della fascia di pelo bianco, il tratto distintivo della razza. L’indagine ha riguardato i maschi di Cinta senese destinati alla riproduzione con l’obiettivo di fissare questo genotipo nell’intera popolazione allevata. Questi i principali risultati del progetto “Suinicoltura Italiana Sostenibile” finanziato con 4,54 milioni di euro dal Feasr tramite la sottomisura 10.2 del Psrn 2014-2022.
Valorizzare l'eccellenza
La caratterizzazione precisa della razza è di fondamentale importanza per la sua salvaguardia e valorizzazione. In particolare, sono state poste le condizioni per attuare l’attività di tracciabilità genetica delle carni e salumi dei suini della razza. Con una semplice analisi del Dna è possibile stabilire se un prodotto è stato ottenuto da suini di razza Cinta senese. Si tratta di uno strumento fondamentale per contrastare comportamenti fraudolenti e tutelare il lavoro degli allevatori che conservano la razza. Tra l’altro, nel 2012 è stata riconosciuta la Dop per le carni di suini di razza Cinta senese nati e allevati in Toscana.
Il funzionamento della filiera Dop si basa sull’attività del programma di conservazione del Libro genealogico ed è stata rafforzata dalle innovazioni rese possibili con il progetto Suis.2. Le conoscenze acquisite e i nuovi servizi informativi messi a punto dall’Associazione nazionale allevatori suini (Anas) permettono agli allevatori di contribuire al mantenimento di questa importante risorsa di biodiversità. I suini di Cinta senese sono robusti e adatti all’allevamento all’aperto in condizioni estensive, presentano precise caratteristiche rispettose della tradizione, le loro carni si distinguono per impareggiabili qualità organolettiche e sono oggettivamente tracciabili e certificabili.
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