De Castro: «I nostri allevamenti non sono ciminiere»

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Il relatore per il Gruppo S&D in commissione Agricoltura del Parlamento europeo boccia la proposta di direttiva sulle Emissioni industriali della Commissione Ue e si dice pronto a lavorare per migliorarla

«Condividiamo l’obiettivo dell'esecutivo Ue di ridurre i gas serra e l’inquinamento nel suolo e nell’acqua. Ma non permetteremo che questo obiettivo degeneri nell'ideologia, paragonando i nostri allevamenti a delle ciminiere e mettendo a repentaglio la sostenibilità del settore zootecnico, che si trova già oggi a dover affrontare numerose sfide». Così Paolo De Castro, relatore per il Gruppo S&D in commissione Agricoltura del Parlamento europeo sulla direttiva sulle Emissioni industriali, nel suo intervento a commento della proposta della Commissione Ue, che vorrebbe obbligare anche gli allevamenti di minori dimensioni a sottomettersi a un regime di autorizzazioni e a implementare pratiche produttive sempre più stringenti.

Allevamenti italiani tra i più virtuosi dal punto di vista ambientale

«I nostri allevatori si distinguono già a livello globale per l’utilizzo di tecniche innovative per migliorare costantemente le loro performance ambientali, e devono essere supportati nella transizione verso modelli produttivi capaci di coniugare ancora meglio i tre livelli di sostenibilità: sociale, ambientale e economica. Al contrario – commenta l'europarlamentare Pd intervenendo durante la riunione della commissione Agricoltura, che ha visto anche la presentazione del Documento di Lavoro con gli obiettivi politici in merito alla riforma delle Indicazioni geografiche – un sistema di autorizzazioni, come quello proposto dalla Commissione Ue, imporrà anche alle aziende più piccole l’utilizzo di pratiche calate dall'alto, senza adattarsi alle varie esigenze produttive né garantendo loro alcun sostegno».

Al lavoro per migliorare la proposta

«Siamo pronti a metterci al lavoro – conclude De Castro – per migliorare una proposta sproporzionata da parte dall'esecutivo Ue, che allo stato attuale non può essere sostenuta dalla commissione Agricoltura, se non con sostanziali aggiustamenti che salvaguardino le nostre produzioni e la sicurezza alimentare dei nostri cittadini. Non possiamo permetterci di mettere a rischio la sostenibilità dei nostri agricoltori e allevatori, con oneri poco sensati che aggiungerebbero incertezza a un settore già sotto pressione, ma che continua a dimostrarci la sua resilienza facendo arrivare ogni giorno cibo sulle nostre tavole».

De Castro: «I nostri allevamenti non sono ciminiere» - Ultima modifica: 2022-09-29T15:44:37+02:00 da Redazione Terra e Vita

1 commento

  1. Bravo l’onorevole, finalmente qualcuno,addetto ai lavori e quindi con le giuste competenze, inizia a dire come stanno veramente le cose. I nostri allevamenti non sono intensivi ma confinati per garantire il massimo benessere per gli animali stessi e la biosicurezza in generale,per tutti.

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