Consorzi Agrari d’Italia, CAI, persegue da sempre l’identificazione e lo sviluppo di materiale altamente performante in tutti gli ambienti. L’attività di ricerca, articolata in prove parcellari e di pieno campo, e distribuita in modo vasto e capillare sul territorio maidicolo, permette di individuare gli ibridi più performanti e adattabili. Per la selezione di mais da trinciato vengono ricercati ibridi caratterizzati da un’eccellente sanità e tenuta di pianta, che consentano la trinciatura anche in epoca avanzata e che abbiano elevatissime rese in granella, in quanto quest’ultima gioca un ruolo fondamentale nella produzione di trinciato energetico e di alta qualità. Il costante lavoro degli ultimi anni ci permette di proporre quattro ibridi di mais che si posizionano ai vertici delle produzioni in Italia per le rispettive classi di appartenenza e destinazioni d’uso: Artemide, Ministerio, Giunone e Brinks.
tab. 1 Risultati del confronto da trinciato di Artemide e Ministerio con gli ibridi di riferimento per la classe 700
Ibrido | campi | Resa (q/ha) |
% s. s. | Amido | UFL/ha |
ARTEMIDE | 20 | 633 | 30,5 | 34,1 | 18690 |
MINISTERIO | 10 | 640 | 29,3 | 30,8 | 18595 |
TESTER 1 | 6 | 644 | 30,9 | 28,7 | 18372 |
TESTER 2 | 7 | 622 | 29,5 | 30,1 | 17932 |
TESTER 3 | 7 | 594 | 29,3 | 29,4 | 17016 |
TESTER 4 | 8 | 568 | 31,5 | 30,7 | 16379 |
Artemide
Classe FAO 700, 135 giorni, con altissime produzioni da trinciato e pastone. Si contraddistingue per l’alta statura, la spiccata fogliosità di colore verde acceso, la spiga uniforme a ranghi serrati, l’elevata vigoria e l’eccellente tenuta di pianta e del verde che ne determinano una finestra di trinciatura molto ampia. Questa è confermata anche dai valori di NDF e lignina che, restando a livelli contenuti anche a valori di sostanza secca più elevati, vanno a caratterizzare positivamente la struttura fibrosa della pianta. Inoltre, Artemide permette di anticipare l’epoca di trinciatura grazie a un rapidissimo accumulo di amido anche a contenuti livelli di sostanza secca. Nelle prove 2022, infatti, l’amido presente al 30,5% di s.s. alla raccolta è pari al 34,01%, valore già elevato per livelli di s.s. alla raccolta del 30%.
Ministerio
Classe Fao 700, 135 giorni, triplice attitudine (granella/trinciato/pastone) contraddistinto dalle altissime produzioni in tutte le condizioni. La pianta è agronomicamente perfetta, con un’ottima tenuta del verde, spiga di dimensione costante, ranghi molto serrati e granella di ottima qualità e sana. Più precoce di Artemide consente la destinazione d’uso a granella, con rese elevatissime. Ministerio, grazie alla sua tenuta di pianta, di verde e all’accumulo graduale di amido, riesce ad aspettare il maiscoltore in tutte le condizioni e gli assicura la più ampia finestra di trinciatura possibile.
tab. 2 Confronto a coppie tra Giunone e gli ibridi riportati nelle prove 2022
Confronto granella | n. campi | Differenza resa (q/ha) |
Differenza umidità |
TESTER 1 | 10 | 1,32 | 0,26 |
TESTER 2 | 9 | 0,05 | -2,77 |
TESTER 3 | 7 | 6,06 | 0,33 |
TESTER 4 | 6 | 4,42 | 1,18 |
TESTER 5 | 6 | 4,11 | -1,17 |
TESTER 6 | 5 | 7,65 | 1,79 |
TESTER 7 | 5 | 10,18 | 1,5 |
TESTER 8 | 5 | 7,24 | 0,49 |
Da sinistra: nella prima colonna gli ibridi con cui è stato confrontato Giunone; nella seconda colonna il numero di confronti considerati nell’analisi; nella terza colonna la differenza di resa media tra Giunone e confronto; il valore positivo significa quanto Giunone ha prodotto in più rispetto all’ibrido in confronto; nella quarta colonna la differenza di umidità media tra Giunone e il confronto al momento della trebbiatura; qui il valore positivo o negativo indica rispettivamente di quanto Giunone è più umido o meno umido rispetto all’ibrido in confronto
Giunone
Classe FAO 600, 130 giorni, con produzioni record da granella e pastone. Non presenta alcun tipo di problematica dal punto di vista agronomico. Nelle ultime stagioni produttive, nonostante condizioni metereologiche non favorevoli, ha mantenuto livelli produttivi altissimi. La pianta è di statura media e la spiga è sempre bella, con ranghi molto serrati, in numero medio di 18-20 (spesso anche 22). La granella è bella e con alto peso specifico. La grande tenuta di pianta permette densità di semina da un minimo di 8 semi/mq fino a 9.5 semi/mq in condizioni favorevoli.
tab. 3 Confronto a coppie tra Brinks e gli ibridi riportati nelle prove 2022
Confronto granella | n. campi | Differenza resa (q/ha) |
Differenza umidità |
TESTER 1 | 4 | 13,61 | 0,38 |
TESTER 2 | 4 | 7,07 | -2,13 |
TESTER 3 | 3 | 14,12 | -2,35 |
TESTER 4 | 3 | 6,46 | -3,1 |
TESTER 5 | 3 | 1,64 | -3 |
TESTER 6 | 3 | 2,39 | -3,7 |
TESTER 7 | 3 | 16,02 | -1,2 |
Da sinistra: nella prima colonna gli ibridi con cui è stato confrontato Brinks; nella seconda colonna il numero di confronti considerati nell’analisi; nella terza colonna la differenza di resa media tra Brinks e confronto; il valore positivo significa di quanto Brinks ha prodotto in più rispetto all’ibrido in confronto; nella quarta colonna la differenza di umidità tra Brinks e il confronto al momento della trebbiatura; qui il valore positivo o negativo indica rispettivamnte di quanto Brinks è più umido o meno umido rispetto all’ibrido in confronto.
Brinks
Classe FAO 500, 120 giorni, contraddistinto da altissime produzioni in tutti gli ambienti sia da granella sia da trinciato. Precoce per la classe di appartenenza, con un ottimo vigore vegetativo e un eccellente sviluppo iniziale. La spiga è bella, piena, a ranghi serrati e in numero medio di ranghi molto elevato. La pianta non presenta difetti agronomici, con un’ottima stabilità fino al momento della trinciatura e una buona tenuta del verde.
tab. 4 Confronto per produzione e qualità del trinciato tra Brinks e i due ibridi di riferimento per la classe 500
Ibrido | Resa (q/ha) |
% s. s. | Amido | UFL/ha corrette s. s. |
BRINKS | 755 | 34,2 | 38,4 | 26377 |
TESTER 1 | 668 | 34,1 | 35,9 | 22599 |
TESTER 2 | 652 | 32,6 | 34,3 | 22320 |
Elevata sanità
Infine: è possibile ottenere produzioni di elevata sanità. La contaminazione da micotossine è, infatti, un grave problema in particolare per l’aflatossina B1 nel mais. Dal 2003 a oggi si sono susseguite estati, inclusa quella del 2022, sempre più favorevoli alla proliferazione dell’Aspergillus, a causa degli stress legati alle alte temperature e ultimamente anche alle carenze idriche. In tale periodo si è registrata anche una forte riduzione delle produzioni di mais che ha portato il tasso di autoapprovvigionamento sotto il 50%.
Paola Battilani, docente dell’Università Cattolica di Piacenza, ha selezionato un ceppo del fungo Aspergillus particolarmente competitivo, non produttore di aflatossina, che nel formulato denominato AF-X1 e applicato alla coltura, sostituisce i ceppi produttori in modo da ridurre in maniera importante produzione e accumulo di aflatossine nel mais.