Valore. Questa è la parola chiave protagonista del memorandum d’intesa (che avrà validità biennale) firmato tra il presidente nazionale della Cia Dino Scanavino e il presidente dell’Ente nazionale per il microcredito Mario Baccini. Valore come obiettivo e programmi condivisi, volti alla creazione di nuovi posti di lavoro, al sostegno per la nascita di microimprese, al miglioramento delle capacità operative autonome, il tutto coniugando lo strumento del microcredito all’agricoltura sociale.
«È un’iniziativa di alto valore economico e sociale». Così Scanavino ha aperto l’incontro (che si è tenuto nella sede della Cia lo scorso 28 aprile), sottolineando che il microcredito è uno strumento capace di restituire dignità alle persone svantaggiate. «Con questa firma – ha spiegato Scanavino – la Cia aderisce al programma “La Buona Terra” promosso dall’Ente Nazionale del Microcredito. La nostra, è un’adesione concreta e non di maniera, che ci vuole vedere protagonisti e utili». L’assistenza tecnica anche a livello embrionale d’impresa, è un valore, ha spiegato Scanavino, ed è fondamentale per rafforzare il ruolo di rappresentanza della Confederazione in un mondo che fa economia. «Oggi – ha concluso il presidente Scanavino – il microcredito è uno dei più efficaci strumenti di lotta alla povertà e all’emarginazione, e l’agricoltura sociale non è solamente un’opportunità economica, ma è soprattutto uno spazio di welfare solidale che produce contemporaneamente reddito e inclusione sociale».
«Il nostro Ente, che è pubblico, ha affermato Mario Baccini, vuole dare delle risposte chiare a tutte quelle persone escluse socialmente, di cui nessuno vuole seriamente occuparsi».
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