Per tre italiani su quattro (il 74%) l’esperienza di Expo può essere considerato un successo del nostro Paese mentre per il 16% è indifferente e solo il 7% la ritiene un insuccesso mentre il 3% non sa. E’ quanto emerge dalla prima indagine completa sul bilancio dell’evento elaborata da Coldiretti/Ixe’, presentata al Forum sull’eredità di Expo dalla quale emerge peraltro che ben il 68% dei visitatori ritiene che la manifestazione ha portato o porterà effetti positivi sull’immagine internazionale, sull’economia e sul lavoro.
Il 51% ritiene che sarà l’alimentare a beneficiare di piu’ secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Non è un caso - sottolinea la Coldiretti - che il Made in Italy a tavola si appresta a mettere a segno nel 2015 il record storico nelle esportazioni.
Alle tendenze positive determinate dalla ripresa economica e dal tasso di cambio favorevole si è aggiunta - sottolinea la Coldiretti - la spinta propulsiva determinata dalla vetrina mondiale dell’Esposizione che ha fatto volare i prodotti agroalimentari nazionali all’estero che faranno registrare nel 2015 il record storico con un valore annuale superiore ai 36 miliardi di € (+ 7% nei prodotti alimentari italiani), nonostante le difficoltà provocate dall’embargo russo, sulla base dei dati Istat relativi ai primi sette mesi dell’anno.
Il Made in Italy a tavola - spiega la Coldiretti - fa registrare un vero e proprio boom soprattutto negli Stati Uniti con un +23,2% e in Cina (+32,7%). "In questo contesto particolarmente positiva è stata l’esperienza dell’Expo con molteplici iniziative divulgative per far conoscere agli stranieri le caratteristiche peculiari dei prodotti alimentari originali - ha detto Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti - A questi si è aggiunto il piano per l’export annunciato dal Governo italiano che prevede, per la prima volta, azioni di contrasto all'italian sounding a livello internazionale”. Azioni di promozione a partire dal mercato statunitense, il primo nostro partner commerciale nell'alimentare fuori dall'Europa. Una opportunità di crescita da cogliere – ha precisato Moncalvo - anche affrontando con grande attenzione e determinazione il negoziato per l'accordo di libero scambio con gli Usa. "Dobbiamo lavorare per cogliere tutte le nuove opportunità commerciali che vengono dal TTIP - ha concluso Moncalvo - con la consapevolezza che la reputazione del nostro cibo e' indissolubilmente legata agli elevati standard di qualità e sicurezza alimentare presenti sul mercato italiano. Un sistema di garanzia per i consumatori e di distintivita' del nostro agroalimentare che non possiamo mettere in discussione".