«Omnibus è un’occasione che va a toccare con mano i quattro pilastri della Pac, ma i tempi sono brucianti, i triloghi sono previsti per settembre 2017 e per quella data tutto dovrà essere pronto». Con queste parole Paolo De Castro, della commissione Agricoltura (Comagri) del Parlamento europeo, ha aperto i lavori del Comagri report 2016, il tradizionale appuntamento di fine anno che l’europarlamentare organizza a Roma insieme alle commissioni agricoltura del Senato e della Camera.
Il regolamento Omnibus (presentato dalla Commissione europea) «ci offre una possibilità d’intervento molto ampia – ha detto De Castro – in merito alla quale dobbiamo lavorare con impegno per trovare una quadra. Mettiamo in fila le varie pratiche e semplifichiamo, in modo più concreto, la Pac per gli agricoltori». Per lavorare al meglio su questo obiettivo De Castro ha annunciato che è stata costituita una cabina di regia tra il Mipaaf e la commissione Agricoltura del parlamento europeo, al fine di coordinare proposte ed emendamenti inerenti le norme sulla Pac del regolamento Omnibus.
Le questioni al centro delle ipotesi di modifica interessano tre ambiti specifici: i pagamenti diretti, lo sviluppo rurale e l’ocm ortofrutta. Tali proposte di revisione, ha spiegato De Castro, dovranno essere volte al rafforzamento della semplificazione, in modo coerente con le proposte del commissario all’agricoltura Phil Hogan, e rispettare l’invarianza del budget.
Il presidente della commissione agricoltura della Camera, Luca Sani, ha annunciato che la sua commissione esprimerà la propria posizione sul regolamento Omnibus tra aprile e maggio. «Coinvolgeremo le organizzazioni – ha detto Sani – ci sono le condizioni per svolgere un buon lavoro, dobbiamo valorizzare sempre più l’agricoltura nazionale».
Maria Teresa Bertuzzi, responsabile dei senatori del Pd, ha sottolineato l’importante lavoro svolto per il settore agricolo in questi anni di legislatura: «La strada fatta va preservata. In questi anni sono state tracciate delle linee che non devono essere interrotte. Ci sono dei nodi sui quali dobbiamo essere fermi nelle decisioni e non dobbiamo abbassare la guardia a livello comunitario, su tutti quello del biologico e degli ogm, così come vanno discusse approfonditamente le questioni dei giovani e del Sud».
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