Germania
La Germania ha accusato un forte calo soprattutto in febbraio e comunque dopo i primi tre mesi registra un pesante -12,1% che non lascia ben sperare, soprattutto dopo il calo del 2014 rispetto al 2013 (-3,8%). Sorprende che l’unico segmento in crescita sia quello sotto i 50 cv (+14,4%), mentre perdono i segmenti 51-100 cv (-28,7%), 101-150 cv (-18%) e over 150 cv (-8,3%)
Italia
Anche l’Italia ha poco di che rallegrarsi: il calo dopo i primi tre mesi è del 9,4% e risalire la china sembra ancora più improbo rispetto ad altri mercati. Il segmento vigneto-frutteto è l’unico a far festa, con 1.365 trattrici immatricolate nel primo quarto dell’anno contro le 1.326 del primo trimestre 2014, in crescita del 3%, per una quota percentuale sul totale che ormai è pari al 33%.
Spagna
In Spagna, unica ad aver chiuso in positivo (+10%) il 2014, il mese “buio” è stato gennaio e comunque dopo tre mesi il bilancio è in negativo del 6,7%. John Deere (19,7% di quota) e New Holland (19,3%) si contendono il primo gradino del podio, mentre al terzo posto si è ormai insediato stabilmente il marchio giapponese Kubota (9,4% di quota).
Francia
la Francia ha pagato dazio nel 2014 perdendo il 25%, ma nel 2015 non sembra ancora dare segnali di risalita, dato che nei primi tre mesi ha perso ancora il 14,7%. Anche la Francia vede in positivo solo il segmento sotto i 50 cv (+34,5%), mentre calano più della media quelli tra 200 e 250 cv (-29%) e tra 250 cv e 300 cv (-23,6%). Segno meno anche per gli specialistici (-14%)
Regno Unito
Il Regno Unito è il mercato che si sta comportando peggio tra tutti quelli che abbiamo preso in considerazione, con un calo nel primo trimestre 2015 del 18,8% sul pari data 2014.
Anche in questo caso si segnala febbraio come mese “drammatico”, con un calo
del 27,8% rispetto a febbraio 2014
Austria
Male anche l’Austria, anche se il -12,5% di questi primi tre mesi è migliore del -21,6% con cui aveva chiuso il 2014 (anche qui febbraio è stato un mese disastroso). Il mercato è sempre nelle mani del marchio locale Steyr (21,6% di quota), ma anche il secondo brand di casa, Lindner, sta crescendo (secondo posto con il 14,5% di market share). Il settore vigneto-frutteto perde quasi il 19%.