Il 2 febbraio 2017 la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica per raccogliere le opinioni dei cittadini europei sulla Pac post 2020.
Questo fatto è la dimostrazione che l’Unione europea intende accelerare i tempi per il percorso che arriverà alla definizione della nuova Pac.
Le opinioni della base
La Commissione afferma che “Ammodernata e semplificata, la politica agricola comune (Pac), una delle politiche più longeve dell’Unione europea, sarà in grado di offrire migliori risposte alle sfide sociali, politiche, economiche e ambientali del mondo attuale”.
Con la consapevolezza che la Pac è una politica fondamentale per l’Ue, la Commissione europea ha iniziato, il 2 febbraio 2017, la prima fase di ammodernamento e semplificazione della Pac, ascoltando la voce dei cittadini, attraverso una consultazione pubblica della durata di tre mesi (2 febbraio – 2 maggio 2017).
La consultazione pubblica consentirà agli agricoltori, ai cittadini, alle organizzazioni e alle altre parti interessate di esprimersi sul futuro della politica agricola comune.
I contributi ricevuti aiuteranno la Commissione europea a definire le future priorità della politica agricola.
Una Pac più moderna e semplificata – secondo la Commissione europea – consentirà di rispondere alle sfide principali che l’agricoltura e le zone rurali si trovano ad affrontare, contribuendo nel contempo a conseguire le priorità strategiche della Commissione (in particolare crescita e occupazione), nonché allo sviluppo sostenibile e a un bilancio incentrato sui risultati, sulla semplificazione e sulla sussidiarietà.
Dalle affermazioni della Commissione si evince con chiarezza che le parole chiave della nuova Pac saranno: crescita, occupazione, sviluppo sostenibile. Rispetto alla Pac attuale – fortemente incentrata sull’ambiente e sullo sviluppo sostenibile – l’occupazione e la crescita (ovvero la produzione agricola) sono obiettivi affermati e rafforzati.
Le date-chiave
La Commissione si avvarrà dei contributi forniti dalla consultazione per redigere una comunicazione, prevista per la fine del 2017, contenente un bilancio dell’attuale funzionamento della Pac e possibili opzioni politiche per il futuro fondate su prove affidabili.
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