Semplificazione, lotta alla burocrazia, approvazione rapida del collegato agricolo, iperammortamento anche per le imprese agricole attraverso il credito d’imposta, forte appoggio ai contratti di filiera.
I grandi temi su cui impegnarsi Dino Scanavino, presidente Cia-Confederazione italiana agricoltori, li aveva anticipati in un’intervista a Terra Vita (si veda Tv 44, p. 10).
E li conferma di fronte a una pletora di politici e agricoltori all’Assemblea Nazionale a Roma della Professionale.
Aggiungendo due passaggi.
In primis la nuova idea del network dei valori. «Una proposta semplice e chiara: bisogna creare accordi sinergici ben codificati tra agricoltura, artigianato, commercio, logistica ed enti locali per costruire un percorso virtuoso intorno alle produzioni agroalimentari. Una sorta di patto – evidenzia Scanavino – per dare vita a Reti d’impresa territoriali capaci di mettere in trasparenza l’intero processo che porta i prodotti agricoli e alimentari di quel luogo dal campo al consumatore. Con un codice di tracciabilità “ad hoc”, da apporre sul packaging dei cibi, a certificazione e garanzia del processo avvenuto all’interno di un accordo di “Network”».
«Il progetto è ambizioso – continua Scanavino –. Ma è una strada che bisogna percorrere perché porterebbe benefici a tutti i comparti coinvolti: non solo quello produttivo, ma anche quello della logistica e del commercio fino ad arrivare ai consumatori» .
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