Il packaging acquista un ruolo sempre più importante nell’affermazione sul mercato globale del made in Italy F&V. Non solo perché rappresenta l’involucro che deve mantenere la merce integra fino a destinazione ma anche perché è il primo approccio “visual” con il consumatore e può essere fondamentale nella costruzione dell’immaginario e delle sue aspettative intorno ad un prodotto.
È quanto è emerso nel corso del convegno “Il Packaging che fa sistema. La competitività comincia dall’innovazione”, organizzato dalla rivista Fresh Point Magazine a Fruit&Veg System, l’evento b2b di Veronafiere. Fiera già entrata nell’orbita di Fiera Milano con una partnership last minute vissuta dagli operatori come un colpo di scena.
Alcuni mercati sono particolarmente esigenti in fatto di packaging, come ad esempio quelli dell’estremo oriente che considerano la frutta come un bene prezioso. In questi mercati occorre che il pack proposto negli store richiami l’idea di un pacchetto regalo o ad esempio con le berries preveda confezioni di cioccolatini.
In questa direzione vanno le confezioni bon-bon per le ciliegie presentate da Cpr System o le confezioni in cartone ondulato portate ad esempio da Claudio Dall’Agata, direttore del consorzio Bestack, che contengono kiwi ancora attaccati al ramo per comunicare naturalezza e qualità.
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