L’Italia è fanalino di coda in termini di infrastrutture digitali e di copertura internet e l’accordo quadro Governo-Regioni, datato 11 febbraio 2015 e di durata quinquennale, tenta evidentemente di riconquistare terreno.
Un accordo che prevede l’impegno, da parte delle Regioni, a diffondere la banda ultra larga impiegando le risorse previste nell’ambito della programmazione dei Fondi strutturali comunitari, individuate nei rispettivi Por (Programmi Operativi Regionali) e Psr (Programmi di Sviluppo Rurale). Dall’altra parte il Mise si è impegnato nella gestione di un costante monitoraggio delle cosiddette aree bianche – dove cioè non esistono infrastrutture – in modo da poter garantire gli investimenti necessari così da sostenere gli obiettivi dell’accordo stesso.
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