Vetrina della ricerca e spazio per la collettività. È questo l’infrastruttura verde “Agritech Living labs diffusi”, un autentico giardino progettato da Barbara De Lucia, docente di Floricoltura presso il Dipartimento di scienze del suolo, della pianta e degli alimenti (Disspa) dell’Università di Bari e realizzato in uno spazio esterno del Disspa stesso, un’area priva di organismi viventi che è stata trasformata in tredici spazi tematici rivegetalizzati, appunto i Living labs. L’infrastruttura verde è stata inaugurata dal rettore dell’Università di Bari, professor Stefano Bronzini, e dalla direttrice del Disspa, professoressa Maria De Angelis, nell’ambito di un evento rientrante nelle celebrazioni per i 100 anni dell’Ateneo barese.
Agritech Living labs diffusi, progetto finanziato dal Pnrr
L’infrastruttura verde, prima in Italia per la sua tipologia, è stata realizzata con il progetto Agritech - Centro nazionale di ricerca per le tecnologie agricole, finanziato dal Pnrr – NextGenerationEU, nell’ambito dello Spoke 7 – Modelli integrati per lo sviluppo di aree marginali e per la promozione di sistemi produttivi multifunzionali a favore della sostenibilità agro ecologica e socio-economica (coordinatore è il professor Matteo Spagnuolo) e del Task 7.1.4: Living lab e casi studio per la transizione verso l’agroecologia e la neutralità climatica in aree marginali e/o a rischio erosione.
Interazione fra ricerca e portatori di interesse
“Agritech Living labs diffusi” è, dunque, una vetrina di migliori pratiche (best practices), capace di offrire spunti concreti per ispirare e stimolare il cambiamento verso un futuro più sostenibile. L’idea progettuale della professoressa De Lucia si è tradotta nella trasformazione di un’area abiotica, impermeabilizzata con bitume e calcestruzzo, con grave impatto sul consumo di suolo e sulla capacità del paesaggio urbano di fornire servizi ecosistemici vitali, in tredici spazi tematici rivegetalizzati, i Living labs, che promuovono l'interazione diretta tra i risultati della ricerca e i portatori di interesse sui seguenti temi:
- Biodiversità e verde verticale fuori suolo
- Specie alofite
- Strategie innovative per proteggere le risorse naturali e ridurre l'impatto ambientale dell'agricoltura
- Piante medicinali e aromatiche
- Promozione dei prodotti forestali legnosi e non legnosi, degli alimenti e delle filiere non alimentari (servizi ecosistemici)
- Genotipi di colture più adatti all'agricoltura a basso input
- Biodiversità degli insetti
- Modelli integrati nella gestione dei patogeni delle piante
- Migliorare la qualità del suolo e i servizi ecosistemici con metodi multidisciplinari: aumentare la nutrizione delle piante mediante approcci bio-based e la biodiversità microbica della rizosfera
- Community garden
- Soluzione basata sulla natura per il ripristino degli agroecosistemi
- Meccanizzazione su piccola scala in agricoltura
- Punto di incontro
Tredici QR code per accedere ai risultati della ricerca
Il giardino è attrezzato con sentieri, posti a stare, wi-fi gratuito e una stazione di ricarica cellulari ad energia solare. Punto di partenza nella visita del giardino è una pianta di olivo secolare, integrata nell'area a verde con l'uso di tappezzanti per rivegetalizzare il bitume, Dall'olivo sono stati progettati due ingressi all'area, il primo, a sinistra, introduce ai primi nove Living labs, il secondo, a destra, porta ai restanti quattro Living labs.
Living Labs offrono un esempio concreto di come sia possibile rigenerare il paesaggio urbano, ridurre il consumo di suolo e migliorare i servizi ecosistemici, proponendo soluzioni pratiche per affrontare le sfide della sostenibilità.
Tredici QR code consentono di accedere rapidamente a risultati, novità e informazioni su prodotti e processi sostenibili. Lo spazio Agritech è aperto alla collettività.