A più di un anno dall'alluvione che ha travolto la Romagna, arrivano cinque richieste da parte di agricoltori, rappresentanti di cooperative, associazioni, istituzioni e cittadini per salvare produzioni, redditi e posti di lavoro.
L'occasione è stata la manifestazione svoltasi a Pieve Ponte (Faenza) e intitolata "Vogliamo ripartire", organizzata da Confagricoltura Ravenna, Cia Romagna, Copagri, Terra Viva Emilia Romagna, Legacoop Romagna e Agci Emilia Romagna
Le proposte
Il manifesto di "Vogliamo ripartire" è stato suddiviso in cinque punti, per altrettante richieste:
- un piano strategico di messa in sicurezza del territorio a partire dalla collina
- semplificazione burocratica e procedure più snelle per le perizie e le richieste di ristoro dei danni
- contributi a integrazione del reddito che siano realmente rispondenti alle esigenze
- il saldo delle risorse messe finora a disposizione dal Fondo AgriCat
- un maggior coinvolgimento delle associazioni agricole nella gestione del Fondo
«Siamo consapevoli che le sfide in essere, nella loro complessità, richiedano condivisione e collaborazione - invocano le organizzazioni agricole promotrici -. Siamo anche certi che si debbano allontanare strumentalizzazioni di ogni sorta, per il bene della collettività tutta. L'obiettivo è la salvaguardia, la tenuta e la ripresa delle attività agricole, il rilancio del territorio, a tutela di un valore aggiunto importante che va oltre i confini regionali».
Hanno partecipato il sindaco di Ravenna e presidente della Provincia, Michele De Pascale, i sindaci di Faenza, Castel Bolognese, Bagnacavallo, Solarolo, Massa Lombarda, Russi, Cotignola, Conselice, Riolo Terme, insieme a rappresentanti dei comuni di Alfonsine, Casola Valsenio, Lugo e Cervia e la deputata Pd Ouidad Bakkalì.