Agricoltura europea tra scelte rinviate e proteste imminenti

agricoltura europea
Il Consiglio europeo ha rinviato l'entrata in vigore del regolamento sulla deforestazione ma questo non basta a fermare le proteste degli agricoltori previste per il 18 dicembre

L’agricoltura europea avanza in un territorio sempre più complesso, sospesa tra l’urgenza di semplificare, la necessità di mantenere ambizioni alte su sostenibilità e sicurezza alimentare, e un clima politico che si surriscalda alla vigilia di dossier chiave. Nelle stesse ore in cui la Commissione si prepara a lanciare la nuova strategia sulla bioeconomia e a finalizzare l’omnibus su sicurezza alimentare e fitosanitari, il Consiglio spinge per modificare e rinviare l’applicazione del regolamento contro la deforestazione.

La sensazione è quella di un’Unione che cerca di avanzare, ma con un passo ancora incerto, spesso frenato da tensioni interne, dal ruolo crescente dei gruppi politici, dalle pressioni delle organizzazioni agricole e dalle criticità poste dagli scambi globali. E mentre il 18 dicembre Bruxelles si prepara ad accogliere 10.000 agricoltori da tutta Europa, il clima si fa sempre più teso.

Consiglio ed Europarlamento ai ferri corti sulla deforestazione

Il Coreper ha adottato il mandato del Consiglio per la revisione dell’Eudr, optando per un rinvio dell’applicazione al 30 dicembre 2026 (giugno 2027 per micro e piccole realtà) e introducendo modifiche sostanziali alla due diligence. Il messaggio politico è chiaro: l’Ue vuole evitare il collasso amministrativo di un sistema ancora acerbo.

Ma al Parlamento esplode lo scontro: la capodelegazione S&D, Delara Burkhardt, accusa il Ppe di aver mandato in frantumi il compromesso centrista e di voler introdurre una revisione anticipata che rischia di “sospendere” la norma prima che diventi realtà. L’obiettivo del Parlamento resta quello di votare già nella plenaria del 24–27 novembre, per evitare di arrivare al 2026 senza una cornice normativa solida.

Scadenze chiave del regolamento sulla Deforestazione (Eudr)

  • Applicazione: 30 dicembre 2026
  • Micro e piccole imprese: 30 giugno 2027
  • Dichiarazione unica: responsabilità dell’operatore iniziale
  • Parlamento spaccato sul tema della revisione anticipata

La Bioeconomia Ue guarda al 2040

Il 25 novembre la Commissione presenterà una Strategia per la Bioeconomia completamente rinnovata, arricchita rispetto alla versione circolata a ottobre.

Le novità sono molte:

•    una visione 2040 che proietta l’Europa verso materiali bio-based diffusi e competitivi;

•    il Bioeconomy Regulators & Innovators Forum per accelerare autorizzazioni e consulenze precoci;

•    la Bio-Based Europe Alliance con impegno volontario da 10 miliardi di acquisti entro il 2030;

•    nuovi standard europei per materiali da costruzione, con attenzione al tema della sicurezza antincendio;

•    test regolatori controllati e piattaforme di scambio per la simbiosi industriale;

•    l’European Competitiveness Fund come perno finanziario del prossimo Quadro pluriennale 2028–2034.

Con un valore aggiornato a 2,7 trilioni di euro, la bioeconomia ambisce a diventare uno dei pilastri industriali e climatici dell’Unione.

 I pilastri della nuova Bioeconomia Ue

•    Visione 2040

•    Forum Regolatori–Innovatori

•    Bio-Based Europe Alliance (10 miliardi al 2030)

•    Standard edilizi bio-based armonizzati

•    Ruolo dell’European Competitiveness Fund

Food & Feed Safety Omnibus: svolta sulle sostanze attive e fine delle “import tolerances”

La bozza finale del pacchetto di semplificazione presenta proposte destinate a cambiare profondamente l’approccio europeo a fitosanitari, residui e innovazione tecnologica.

Le novità più rilevanti:

  • Approvazioni illimitate per le sostanze attive (salvo casi ad alto rischio).
  • Accelerazioni per prodotti a base di organismi di biocontrollo.
  •  Eliminazione delle import tolerances: i pesticidi vietati non potranno rientrare tramite prodotti importati.
  • Efsa potrà subentrare come relatore quando uno Stato membro non dispone delle competenze necessarie.
  • Alleggerimento degli obblighi di registrazione per gli utilizzatori professionali di prodotti esclusivamente biocontrollo.

Nel frattempo, 24 organizzazioni dell’agroalimentare denunciano tempi imprevedibili e costi crescenti, chiedendo alla Commissione di guidare un cambio di passo nella valutazione del rischio.

Mercosur: passi avanti tecnici, tensioni politiche intatte

Coreper II ha dato il via libera all’attuazione della clausola di salvaguardia sugli scambi agricoli nel quadro dell’accordo Ue–Mercosur. Un passaggio tecnico ma carico di significati politici: arriva a 48 ore dalla missione di Ursula von der Leyen in Brasile per tentare la firma del partenariato e in un contesto di crescente opposizione interna dei settori agricoli e di alcuni Stati membri. Intanto il Parlamento, in Commissione Agri, approva la semplificazione PAC, preparando il terreno alle ultime tappe procedurali.

Cosa cambia con l’Omnibus Food & Feed

  • Approvazioni a tempo indeterminato
  • Fine delle import tolerances
  • Semplificazioni per biocontrollo
  • Maggior ruolo a Efsa
  • Accelerazione delle autorizzazioni

Cereali: margini ridotti e rialzo dei fertilizzanti

L’andamento dei cereali resta altalenante. Secondo DG Agri:

  • produzione Ue 2025 in rialzo dell’11,3% rispetto all’anno precedente, con frumento in forte recupero;
  • mais penalizzato da siccità nel Sud-Est dell’Unione;
  • import di cereali ucraini in calo dopo la fine delle misure tariffarie autonome.

La vera emergenza però è nei costi: fertilizzanti ancora alti (+15% azotati, +16% fosfatici). Gli eurodeputati oscillano tra proposte di stoccaggi pubblici, moratorie commerciali e richieste di sostegni mirati.

Cereali: i numeri 2025

  • Produzione Ue: +11,3%
  • Fertilizzanti: azoto +15%, fosfati +16%, potassio +3%
  • Frumento in recupero, mais in calo
  • Import dall'Ucraina ridotti
Sahara Occidentale: la Via Campesina accusa l’Ue di “aggirare” la Corte

La revisione dell’accordo Ue–Marocco e il nuovo regolamento sull’origine per i prodotti provenienti dal Sahara Occidentale accendono il confronto politico.

Ecvc denuncia che la Commissione:

  • non avrebbe rispettato la sentenza della Corte del 2024, che impone etichettatura “Western Sahara”;
  •  consentirebbe l’uso delle denominazioni regionali marocchine, fuorviando i consumatori;
  •  concederebbe benefici tariffari a grandi gruppi agricoli invece che alla popolazione saharawi.

Critiche forti anche in Comagri, dove alcuni eurodeputati parlano apertamente di iniziativa “contraria al diritto internazionale”.

Il nodo Sahara Occidentale
  • Sentenza Ue: obbligo di etichetta “Western Sahara”
  • Proposta: uso delle regioni marocchine
  • Critiche di Ecvc e di più gruppi politici

Cooperative, leadership la protesta del 18 dicembre

Cogeca celebra undici cooperative europee premiandone innovazione, resilienza e capacità sociale. Sul fronte industriale, Pablo Perversi (Danone) diventa nuovo presidente di FoodDrinkEurope, chiamato a guidare un settore che deve conciliare sostenibilità, resilienza e competitività.

Ma l’attenzione resta puntata sul 18 dicembre, quando 10.000 agricoltori manifesteranno nel cuore di Bruxelles contro quello che definiscono “lo scollamento crescente” tra le parole delle istituzioni europee e la realtà dei campi. Attesi 10.000 agricoltori.

Obiettivi:
  • Cap più forte e finanziata
  • Trade più equo
  • Stop agli accordi percepiti come “sbilanciati” (es. Mercosur)
  • Semplificazioni reali e non solo annunciate

L’Europa agricola vuole una direzione stabile

Le decisioni che si moltiplicano in questi giorni mostrano un’Europa al lavoro, ma spesso divisa su come conciliare ambizione, regole e reddito agricolo. La transizione sostenibile può funzionare solo se accompagnata da strumenti semplici, prevedibili e condivisi. La protesta del 18 dicembre è il segnale di un disagio che non può più essere ignorato.

L’Ue ha ora davanti un compito evidente: ricostruire fiducia, stabilire priorità chiare e soprattutto garantire che ogni decisione — dalla bioeconomia ai fitosanitari, dai mercati ai trattati commerciali — sia allineata alla realtà quotidiana dei suoi agricoltori.

Agricoltura europea tra scelte rinviate e proteste imminenti - Ultima modifica: 2025-11-23T21:02:31+01:00 da Simone Martarello

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