Bioeconomia, il rilancio parte da Bruxelles

bioeconomia
Meno burocrazia, nuovi mercati e più reddito per agricoltori e foreste. Ma sul bilancio Ue si apre lo scontro politico: il Parlamento prepara il no al Fondo Unico

La Commissione europea si prepara a inaugurare una nuova fase per la bioeconomia, con una strategia che punta a generare nuove fonti di reddito per agricoltori e silvicoltori, favorire la crescita dei bioprodotti e ridurre i vincoli normativi. Il documento – una bozza interna di 19 pagine che sarà presentata ufficialmente il 12 novembre – definisce la bioeconomia come “un’opportunità strategica del XXI secolo”, motore di crescita verde, competitività e resilienza.

Nuove filiere per il Green Deal

La Commissione individua come mercati guida i settori con il maggiore potenziale di decarbonizzazione: bioplastiche, biopolimeri, fibre naturali, biofertilizzanti, biocostruzioni e biotessili. Tra le tecnologie chiave emergono le bioraffinerie integrate e la fermentazione avanzata.

La strategia punta inoltre a semplificare l’approvazione dei nuovi bioprodotti e a creare una definizione comune di “biobased” entro il 2026, per garantire chiarezza normativa tra gli Stati membri.

A sostenere la transizione, un ecosistema finanziario europeo capace di mobilitare capitali pubblici e privati, con la revisione della Tassonomia Ue per includere la biomanifattura sostenibile tra le attività prioritarie della transizione verde.

Il Parlamento prepara il no al Fondo Unico

Lo scontro politico sul bilancio dell’Unione si accende. I due principali gruppi del Parlamento europeo – Socialisti & Democratici (S&D) e Partito Popolare Europeo (Ppe) – si preparano a bocciare la proposta della Commissione di istituire un Fondo Unico che accorpi la spesa agricola e quella regionale all’interno di piani nazionali integrati.

Una scelta che, se confermata, rappresenterebbe un duro colpo per la Commissione e potrebbe rallentare la tabella di marcia del piano per la bioeconomia europea.

L’idea del Fondo Unico – presentata a luglio nell’ambito del bilancio pluriennale 2028-2034 – ha scatenato la rivolta di eurodeputati, regioni e organizzazioni agricole, che temono un progressivo smantellamento della Politica Agricola Comune a favore di una gestione più centralizzata da parte dei governi nazionali.

“Il gruppo S&D è pronto a chiedere alla Commissione di ritirare la proposta dei piani nazionali”, ha dichiarato un portavoce socialista a Euractiv.

Dal Ppe, toni altrettanto duri: «La Commissione non può tirare via il tappeto da sotto la Pac», ha affermato un rappresentante del gruppo, sottolineando che «l’agricoltura europea non può diventare terreno di scontro tra Stati».

Anche i Verdi e Renew Europe si sono detti contrari all’attuale impostazione del Fondo, mentre Polonia, Ungheria e Cechia hanno espresso apertamente il proprio dissenso. Solo la Germania rimane schierata con Bruxelles.

Una possibile bocciatura parlamentare aprirebbe una fase di stallo nei negoziati sul bilancio e rischierebbe di trascinare con sé l’intero impianto finanziario della strategia bioeconomica, basato proprio sul nuovo quadro 2028-2034.

Bioeconomia e foreste: le Ong attaccano il rinvio dell’Eudr

A Bruxelles, intanto, il clima si è scaldato anche sul fronte ambientale. Durante l’evento per i 30 anni dell’Ong Fern, le organizzazioni ambientaliste hanno criticato duramente la decisione della Commissione di rinviare di un anno il Regolamento contro la deforestazione (Eudr), previsto per entrare in vigore il 30 dicembre 2025.

«È inaccettabile che una legge tanto attesa venga posticipata per problemi informatici», ha affermato Nicole Polsterer, di Fern, accusando la Commissione di «sprecare risorse pubbliche e penalizzare chi ha investito nella sostenibilità».

Il collega Martin Pigeon ha aggiunto che la nuova strategia sulla bioeconomia dovrà «fissare limiti chiari all’estrazione di biomassa e porre fine ai sussidi alle bioenergie».

Secondo Fern, l’Europa deve spingere verso modelli forestali più resilienti, basati su una maggiore diversità di specie e una gestione continua del bosco.

Commercio agroalimentare: tengono caffè e cacao, giù olio d’oliva e cereali

L’ultimo rapporto della DG Agri (Monitoring EU Agri-food Trade – June 2025) conferma un andamento stabile delle esportazioni, trainate dai prezzi record di cacao e caffè, ma segnala un calo marcato dell’olio d’oliva (-15%) e dei cereali (-22%).

Nel primo semestre dell’anno, le esportazioni totali hanno raggiunto 118,7 miliardi di euro, con il Regno Unito primo mercato di destinazione (+5%), seguito da Usa e Svizzera.

L’Ue mantiene un surplus commerciale di 21,9 miliardi di euro, in calo rispetto al 2024 per effetto dell’aumento dei prezzi delle importazioni.

Una sfida politica ed economica per l’Europa verde

Mentre Bruxelles prepara la nuova strategia per la bioeconomia, il confronto politico sul bilancio e il ritardo nella regolazione forestale mostrano quanto sia complesso bilanciare ambizione ambientale, equità agricola e sostenibilità finanziaria.

L’Europa che vuole guidare la transizione verde si trova così di fronte al suo banco di prova: trasformare la bioeconomia da visione a realtà, senza lasciare indietro chi produce.

I numeri chiave della bioeconomia europea

  • 2,4 trilioni di euro: valore stimato dell’economia bio-based nell’Ue
  • 17,5 milioni di occupati nei settori collegati
  • 80 miliardi di euro investiti in ricerca e innovazione nel decennio 2014-2024
  • 5 milioni di agricoltori europei potenzialmente coinvolti nelle nuove filiere bioeconomiche
  • 75% del valore economico generato da alimenti, bevande e bioprodotti industriali

Caffè e cacao trainano le esportazioni Ue

  • +38% per il comparto caffè, tè, cacao e spezie nel primo semestre 2025
  • Prezzi del cacao più che raddoppiati, quelli del caffè +62%
  • In crescita dolciumi e cioccolato (+20%) e lattiero-caseario (+7%)
  • Crollo per cereali (-22%) e olio d’oliva (-15%)
  • Principali destinazioni: Regno Unito, USA, Svizzera
  • Importazioni UE +16%, spinte da cacao, caffè e frutta secca
Bioeconomia, il rilancio parte da Bruxelles - Ultima modifica: 2025-10-06T12:10:15+02:00 da Simone Martarello

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome