Dall’Ucraina al Brasile, dal Giappone fino al cuore dell’Unione, l’agenda agricola e commerciale europea si muove in queste settimane su un terreno accidentato, dove i nodi geopolitici si intrecciano con le scelte energetiche e industriali. A preoccupare maggiormente i partner agricoli europei è la nuova formulazione delle clausole di salvaguardia previste negli accordi commerciali con Ucraina e Moldavia. A differenza dei meccanismi standard, i testi in discussione aprirebbero la porta a blocchi improvvisi e difficilmente contestabili delle esportazioni verso l’Ue, anche sulla base di motivazioni generiche di carattere “sociale”. In pratica, un singolo Stato membro potrebbe sollecitare il blocco senza fornire prove di reale danno al mercato.
Un approccio che rischia di creare precedenti pericolosi: secondo indiscrezioni, Parigi vorrebbe inserire formule analoghe anche nell’accordo con il Mercosur, ma difficilmente i Paesi latinoamericani accetteranno condizioni tanto restrittive. La questione arriva mentre le industrie europee spingono per aprire il mercato sudamericano, soprattutto dopo l’inasprimento dei dazi voluto da Trump contro i produttori statunitensi.
Clausole di salvaguardia: il nodo ucraino
- Novità: i nuovi accordi Ue con Ucraina e Moldavia introducono clausole di salvaguardia con formulazioni molto generiche.
- Rischio: possibili blocchi improvvisi alle importazioni, anche senza prove di reale danno economico.
- Scenari: Parigi spinge per replicare il modello nel trattato Mercosur, ma i Paesi latinoamericani difficilmente accetteranno.
Bioetanolo: record produttivo, ma dipendenza dalle importazioni
Sul fronte energetico, il 2025 segna un nuovo massimo storico per la produzione europea di bioetanolo, trainata dall’abbondanza di cereali e barbabietole. Secondo il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, la produzione Ue salirà a oltre 7,2 miliardi di litri, sostenuta anche dalla diffusione della benzina E10.
Ma il quadro non è privo di ombre: la domanda interna continua a superare l’offerta, aprendo la strada a maggiori importazioni, con Stati Uniti, Canada e Brasile in testa tra i fornitori. Parallelamente, cresce anche il biodiesel di origine rinnovabile, spinto dal nuovo obbligo europeo per i carburanti aerei sostenibili. Bruxelles ha già reagito con misure difensive, imponendo dazi antidumping sul biodiesel cinese e sospendendo lo status preferenziale al Pakistan per l’etanolo.
Bioetanolo Ue: record storico
- Produzione 2025: 7,2 miliardi di litri (+4,5%).
- Driver principali: abbondanti raccolti di cereali e barbabietole, diffusione della benzina E10.
- Paradosso: la domanda cresce più della produzione → aumento delle importazioni da Usa, Canada e Brasile.
- Misure difensive: dazi Ue contro biodiesel cinese e sospensione dei benefici GSP+ al Pakistan.
Giappone, nuovi GIs per i prodotti europei
Una nota positiva arriva da Tokyo, dove il Ministero dell’Agricoltura ha aperto la consultazione pubblica per il riconoscimento di tredici nuove Indicazioni Geografiche europee. Tra queste figurano specialità come il Gailtaler Speck austriaco, l’Halloumi cipriota, la carne bovina irlandese grass-fed e l’olio di semi di zucca sloveno. Un segnale importante per i produttori europei, che vedono rafforzarsi la tutela dei loro marchi su un mercato strategico come quello giapponese.
Tokyo apre ai marchi europei
- 13 nuove GIs proposte per prodotti Ue, tra cui:
- Halloumi (Cipro)
- Irish Grass Fed Beef (Irlanda)
- Korinthiaki Stafida (Grecia)
- Olio di semi di zucca sloveno
- Iter: consultazione pubblica fino al 4 novembre 2025.
- Valore strategico: maggiore protezione per le eccellenze europee sul mercato giapponese.
Concorrenza e cibo a domicilio: l’Ue mette paletti
Sul fronte della concorrenza, la Commissione ha dato luce verde all’acquisizione di Just Eat Takeaway da parte della sudafricana Naspers, a condizione che quest’ultima riduca drasticamente la propria quota in Delivery Hero, evitando così rischi di cartelli e riduzione della scelta per i consumatori europei. Una decisione che suona anche come monito per l’intero settore del food delivery, già sotto osservazione per pratiche anticoncorrenziali.
Concorrenza e food delivery
- Operazione: Naspers (Sudafrica) acquisisce Just Eat Takeaway.
- Condizione UE: riduzione drastica della quota in Delivery Hero per evitare rischi di cartello.
- Obiettivo: preservare concorrenza e scelta dei consumatori nel settore del cibo a domicilio.
Brasile-Usa, un nuovo fronte in sede Wto
Infine, la diplomazia commerciale è scossa dalla richiesta del Brasile di aprire un contenzioso al Wto contro i nuovi dazi americani: fino al 50% su determinati prodotti di origine brasiliana. Una mossa che rispecchia la linea dura della Casa Bianca, che giustifica le restrizioni con motivazioni legate addirittura alla sicurezza nazionale e alla politica interna di Brasilia.
Tensioni Usa-Brasile in sede Wto
- Mossa di Washington: dazi fino al 50% su alcuni prodotti brasiliani.
- Motivazioni Usa: sicurezza nazionale e “pratiche ostili” attribuite al governo di Brasilia.
- Reazione Brasile: richiesta di consultazioni formali al Wto.
- Rischio: apertura di un nuovo fronte di guerra commerciale in pieno contesto elettorale Usa.
Clausole di salvaguardia dai contorni incerti, mercati energetici in trasformazione, GIs europee che cercano spazio in Asia e nuove tensioni tariffarie tra Washington e Brasilia: Bruxelles si trova a gestire un mosaico complesso di sfide che intrecciano agricoltura, commercio e geopolitica. Per il settore agroalimentare europeo, la bussola resta la stessa: difendere la competitività e la qualità delle produzioni in un contesto globale sempre più instabile.










