Un vento di pragmatismo sembra tornare a soffiare sui corridoi di Bruxelles. Tra semplificazioni della Pac, nuove regole contro le pratiche commerciali sleali e riassetti di bilancio, la Commissione europea ha dato segnali di movimento dopo mesi di stallo politico e proteste diffuse. La promessa è quella di restituire agli agricoltori “più tempo per la terra e meno per i moduli”, ma la partita decisiva sarà, come sempre, l’attuazione nazionale.
Pac semplificata dal 2026: tagliare la burocrazia, non i diritti
Il compromesso tra Consiglio e Parlamento Ue sul “pacchetto semplificazione” entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026 e punta a ridurre del 25% gli oneri amministrativi per le aziende agricole. Controlli annuali coordinati, procedure più snelle per il biologico e pagamenti forfettari più elevati sono tra le misure principali. La Commissione stima un risparmio potenziale di 1,6 miliardi di euro l’anno.
Cosa cambia davvero per gli agricoltori
- Dal 2026: domanda Pac unica per tutti i regimi.
- Un solo controllo aziendale coordinato all’anno.
- Procedure leggere per aziende sotto i 30 ettari.
- Pagamenti semplificati e digitalizzazione amministrativa.
Utp: più cooperazione per fermare le pratiche sleali
Il nuovo regolamento introduce cooperazione obbligatoria tra autorità nazionali per indagare e sanzionare le pratiche commerciali sleali. Le indagini potranno essere congiunte e le sanzioni avranno riconoscimento reciproco. Resta aperta la questione delle risorse e del personale per rendere i controlli realmente efficaci.
Le 5 pratiche più segnalate (2023)
- Pagamenti ritardati
- Cancellazioni unilaterali di ordini
- Richieste di contributi promozionali ai fornitori
- Rinegoziazioni forzate dei prezzi
- Vendite sottocosto per pressioni commerciali
Mff e bilancio Ue: tregua politica, ma resta la diffidenza
Il Parlamento europeo ha scelto di non bloccare la revisione del Quadro Finanziario Pluriennale (MFF) dopo alcune garanzie sulle spese rurali. Tuttavia le organizzazioni agricole giudicano le modifiche insufficienti a garantire stabilità finanziaria in un contesto di inflazione e crisi energetica.
Biologico: qualità sì, ma serve un nuovo modello di gestione
Entro fine anno la Commissione presenterà una revisione del Regolamento sul biologico per semplificare le certificazioni e rafforzare la tracciabilità digitale. L’obiettivo è mantenere l’Europa come punto di riferimento mondiale per il settore, riducendo al contempo la burocrazia che oggi ostacola gli operatori.
Acqua e clima: verso una governance agricola integrata
La crisi idrica e i fenomeni climatici estremi spingono Bruxelles a promuovere un dialogo permanente sulla gestione delle acque. Gli Stati membri dovranno destinare almeno il 10% dei piani strategici agricoli a investimenti per la resilienza idrica e il riuso delle acque reflue trattate.
L’agenda agricola Ue 2025-2026
- 2025 – Adozione definitiva dei regolamenti Pac semplificati
- Dicembre 2025 – Revisione del biologico e piano acqua
- Gennaio 2026 – Entrata in vigore della Pac semplificata
- 2026 – Coordinamento Utp transfrontaliero
- 2027 – Revisione Mff e nuova proposta Pac post-2027
Dalla promessa all’attuazione
Semplificare, proteggere, adattare: parole chiave di un’agenda europea che tenta di recuperare credibilità verso chi lavora la terra. Il successo si misurerà non sul numero di atti approvati, ma sul tempo liberato agli agricoltori per fare il loro mestiere. Solo allora potremo dire che l’Europa è tornata a parlare la lingua dei campi.










