Brunello di Montalcino: Giacomo Bartolommei alla guida del Consorzio

Brunello di Montalcino
Enologo e responsabile export di Caprili, l’azienda di famiglia, a 33 anni Bartolommei è il più giovane presidente dell'associazione

Giacomo Bartolommei è il nuovo presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino. Il più giovane presidente nella storia della denominazione - e tra i più giovani in Italia in questo ruolo - è stato nominato all’unanimità dal nuovo consiglio di amministrazione per il prossimo triennio e succede a Fabrizio Bindocci, alla guida dell’ente negli ultimi due mandati. 

Classe 1991, Bartolommei è oggi enologo e responsabile export di Caprili, l’azienda di famiglia nata nel 1965 a sud-ovest del territorio del comune di Montalcino. Dopo gli studi in Enologia e viticoltura all’istituto Tecnico Agrario Ricasoli a Siena, entra ufficialmente in Caprili nel 2016, anno della sua prima vendemmia. Nel 2018 consegue la laurea in Economia e commercio all’università senese. È stato vicepresidente del Consorzio nell’ultimo triennio.

Nel corso della seduta sono stati eletti anche i vicepresidenti: Andrea Cortonesi (Uccelliera, che guiderà la Commissione tecnica), Fabio Ratto (Antinori, Commissione istituzionale) e Bernardino Sani (Argiano, Commissione promozione).

Valorizzare il prodotto sul mercato

«Desidero ringraziare i soci per la significativa fiducia ripsosta in me e nei consiglieri appena eletti. La grande percentuale di soci presenti alle ultime elezioni sono un messaggio forte di appartenenza al Consorzio – ha dichiarato Bartolommei –. L'auspicio, pertanto, è che tutti i soci riscoprano nel Consorzio un ambiente propizio alla coesione e al lavoro comune per il bene e lo sviluppo del territorio. Il contesto economico attuale richiede un'azione energica in termini di promozione e comunicazione – ha concluso Bartolommei –. La nostra priorità sarà duplice: valorizzare il prestigio dei nostri vini e, potenziarne la percezione sul mercato. Parallelamente con  inalterata determinazione continueremo a tutelare il nostro marchio e le nostre denominazioni».

«Lascio in eredità al nuovo presidente un Consorzio economicamente solido che, nel 2024, ha registrato un fatturato prossimo ai 4,5 milioni di euro, in aumento del 4,3% rispetto all’anno precedente, e un utile di quasi 627 mila euro destinato a riserva – ha commentato il presidente uscente Fabrizio Bindocci – . Sono certo che la nuova governance saprà affrontare con determinazione e visione le sfide all’orizzonte, continuando a investire sulla promozione e sul posizionamento dell’intera piramide qualitativa espressa dai vini di Montalcino, a partire dal suo Brunello divenuto sempre più brand territoriale conosciuto in tutto il mondo».

Il Consiglio di amministrazione del Consorzio del vino Brunello di Montalcino registra l’ingresso nel board di Violante Gardini Cinelli Colombini (Casato Prime Donne) a seguito delle dimissioni per motivi personali di Andrea Costanti intervenute successivamente alle elezioni del 14 maggio scorso.

Il consorzio riunisce oggi 214 soci, per una tutela che si estende su un vigneto di oltre 4.300 ettari nel comprensorio del comune di Montalcino (2.100 gli ettari a Brunello, contingentati dal 1997), in favore di quattro Dop del territorio (Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello e Sant’Antimo).

Brunello di Montalcino: Giacomo Bartolommei alla guida del Consorzio - Ultima modifica: 2025-06-03T16:21:25+02:00 da Redazione Terra e Vita

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