La percezione mediatica di un’Italia assediata da freddo e neve contrasta con la realtà di ampi territori anche meridionali, colpiti dalla siccità: l’analisi è dell’Associazione nazionale dei Consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque Irrigue (Anbi) che indica, come esempio, i roghi della Liguria, ma fiamme sono divampate anche in Lombardia e l’allarme incendi è stato lanciato in Veneto, dove le precipitazioni, nell’ultimo mese, sono calate del 97% e tutti i fiumi sono vicini ai minimi storici ad eccezione del Po, che ancora gode delle precipitazioni cadute in novembre sul Piemonte.
È il primo esempio di una inusuale fotografia “a macchia di leopardo ” della situazione idrica del Paese, dove le nevicate dei giorni scorsi anche sul Centro-Nord hanno solamente lenito la “sete” dei terreni senza però apportare sostanziali benefici a deficitari bilanci idrici. Da questa situazione si smarca il lago di Garda, l’unico dei grandi laghi settentrionali sopra la media stagionale, mentre i livelli degli altri sono largamente deficitari. Solo i bacini di Abruzzo e, in parte, di Puglia e Basilicata segnano importanti incrementi di risorsa idrica accumulata.