Lussemburghese, 42 anni, membro del Ppe, Christophe Hansen è il nuovo commissario europeo all'Agricoltura. Prende il posto del polacco Janusz Wojciechowsky. Finora non si è mai occupato direttamente del settore primario ma è laureato in geoscienze, scienze ambientali e gestione dei rischi. Parlamentare europeo dal 2018, sposato e padre di due figli, Hansen è stato assistente dell'eurodeputata Astrid Lulling e dal 2019 relatore del Parlamento europeo per l’accordo commerciale e di cooperazione post-Brexit con il Regno Unito. La nuova Commissione europea è composta da sei vicepresidenti (tra i quali l'italiano Raffaele Fitto, con delega alla Coesione e alle Riforme) e 20 commissari.
Le proprità del mandato
Hansen, che avrà anche la delega all'Alimentazione, dovrà mettersi subito al lavoro per seguire la scrittura della nuova Pac, che dovrà cercare di coniugare esigenze di bilancio, le richieste del mondo agricolo e gli obiettivi di mitigazione dell'impatto ambientale. Nella lettera di incarico che Von der Leyen ha inviato al neo commissario sono indicate le priorità: lanciare una nuova visione per l'agricoltura dell'Ue entro i primi 100 giorni di mandato e dar vita a una Politica agricola comune che garantisca un sostegno mirato agli agricoltori che ne hanno più bisogno e promuovere risultati ambientali e sociali positivi attraverso premi e incentivi per i servizi ecosistemici.
Hansen sarà supervisionato direttamente dal vicepresidente esecutivo alla Coesione e le riforme, Raffaele Fitto. Nelle parole della leader tedesca, il politico lussemburghese avrà il compito di dare un seguito alle raccomandazioni del Dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura e sviluppare una "Visione per l'agricoltura" nei primi 100 giorni. Al centro del mandato la necessità di garantire il giustoreddito per gli agricoltori all'interno della catena del valore alimentare per evitare che siano "costretti a vendere sistematicamente i loro prodotti al di sotto dei costi diproduzione", si legge nella lettera.
Focus anche su un nuovo approccio alla sostenibilità per sostenere gli agricoltori nella decarbonizzazione e nella conservazione della biodiversità, con l'idea di proporre "un sistema di benchmarking a livello europeo nel settore agroalimentare". Il quinquennio agricolo del futuro commissario sarà segnato anche dalla presentazione di una strategia per il ricambio generazionale in agricoltura e dalla collaborazione con glialtri membri del collegio per "rafforzare la sovranitàalimentare dell'Europa", cercando "modi per diversificare ulteriormente e ridurre le importazioni di input e materie prime critici".
Le altre deleghe importanti per l'agricoltura
Ma ci sono anche altri componenti dell'esecutivo presentato da Ursula von der Leyen per il suo secondo mandato da presidente della Commissione europea che in qualche modo avranno a che fare con l'agricoltura e l'agroalimentare. La filiera che va dai campi alle tavole di tutto il mondo (l'export agroalimentare italiano vale circa 65 miliardi di euro), sarà influenzata in particolare dalle decisioni che la Commissione prenderà sulle questioni climatico-ambientali e commerciali. Questi i nomi.
La spagnola Teresa Ribera, vicepresidente esecutiva e commissaria alla Transizione ecologica e alla Concorrenza, si occuperà quindi del Green Deal. L'olandese Wopke Hoekstre è stato confermato commissario per il Clima, mentre lo slovacco Maroš Šefčovič è il nuovo commissario per il Commercio. L'ungherese Oliver Varhelyi è il nuovo commissario alla Salute (umana) e al benessere animale.
E ancora, la svedese Jessika Roswall sarà responsabile per l'Ambiente e la Resilienza idrica. Correlate all'agenda ambientale dell'Ue anche la delega per la Pesca e gli Oceani assegnata al cipriota Costas Kadis e quella all'Energia affidata al danese Dan Jorgensen.