Con 371 voti a favore, 240 contrari e 30 astenuti la plenaria del Parlamento europeo ha approvato la proposta di rinvio dell'attuazione del Regolamento contro la deforestazione (Eudr), con alcune modifiche al testo proposte dal gruppo Ppe, tra cui la richiesta di aggiungere una categoria di "Paesi a rischio zero" a cui garantire requisiti semplificati. Quindi, invece che il 31 dicembre 2024, le nuove regole entreranno in vigore il 30 dicembre 2025 per le grandi aziende e il 30 giugno 2026 per le Pmi se anche l'ultimo passaggio legislativo - la ratifica da parte del Consiglio europeo - non riserverà sorprese.
Il Regolamento deforestazione impone alle aziende importatrici di materie prime agricole come soia, grano, caffè, mais, cacao e olio di palma controlli mirati per evitare che provengano da terreni agricoli ricavati in aree deforestate di recente o la cui coltivazione abbia contribuito in qualche modo al degrado forestale. Soddisfazione per la decisione degli eurodeputati è stata espressa dalle maggiori organizzazioni sindacali agricole italiane.
Sospiro di sollievo per la zootecnia
Un regolamento che, seppur condivisibile nell’obiettivo, se entrasse in vigore a fine 2024 rischierebbe di provocare un appesantimento burocratico e operativo per i produttori dell’Ue e, in particolare, per gli agricoltori e allevatori italiani anche a causa della possibile interruzione della fornitura di mangimi per le produzioni zootecniche. Il rinvio risulta inevitabile anche a causa dei ritardi della Commissione nella messa a disposizione delle informazioni e dei sistemi informatici necessari per il rispetto degli obblighi previsti dalla norma. Ma l'Ue assicura che "criteri particolarmente stringenti si applicheranno alla soia proveniente dal Brasile".