Sono pochi i produttori di Dop e Igp che utilizzano la vendita online, con vetrine spesso incomplete, frequente la mancanza di foto, rendendo difficile per i consumatori valutare un acquisto di qualità. È una delle criticità che emerge dal rapporto e-food Dop Igp Italia realizzato da Origin Italia in collaborazione con Fondazione Qualivita per analizzare attraverso due studi specifici il mercato digitale dell'e-commerce e del food delivery delle denominazoni italiane.
Un potenziale poco sfruttato
Sono state analizzate 7.400 referenze, dove le tendenze d'acquisto sottolineano un forte orientamento a convenienza e rapidità di consegna, aspetti cruciali per il consumatore moderno. Tra gli altri aspetti critici, l'errato o il mancato utilizzo di acronimi, marchi e segni distintivi della Indicazioni geografiche spesso da parte delle aziende aderenti alle piattaforme digitali responsabili della fase di commercializzazione. Negativo è anche il basso utilizzo delle Ig come driver di scelta da parte delle piattaforme digitali. Infatti, solo pochi player utilizzano le certificazioni d'origine come filtri di ricerca o tag all'interno della selezione della spesa.
Ampi margini di crescita
L'indagine evidenzia anche l'ampio margine di crescita per le attività dei Consorzi di tutela sia in termini di azioni promozionali sia nella creazione di canali di vendita e-commerce ufficiali per le aziende associate che al momento sono riscontrabili solo in due casi. Per quanto riguarda le piattaforme di food delivery, la presenza delle denominazioni risulta ancora marginale con pochissime offerte con segnalazione dei prodotti a Indicazione geografica, imponendo come primo passo una forte necessità di presidiare il settore.
Da segnalare il lavoro svolto dall'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi (Icqrf) dei prodotti agroalimentari del Masaf per bloccare i tentativi di contraffazione, aiuta Consorzi e aziende nella sfida contro la presenza di prodotti generici che sfruttano la visibilità delle Ig per rincorrere un posizionamento di qualità, danneggiando la reputazione delle referenze certificate.