Dopo il primato a valore l'Italia diventa il primo Paese Ue esportatore di formaggi anche nei volumi, con vendite in aumento del 5% nel primo semestre 2025, davanti alla Germania. Lo fa sapere Assolatte, analizzando i dati pubblicati dalla Commissione europea sull'export caseario dell'Unione nei Paesi extra-Ue. Con 97.663 tonnellate e 968,2 milioni di euro, l'Italia realizza una crescita più che tripla rispetto alla media europea. Un risultato dovuto all'andamento decisamente vivace delle vendite nel Regno Unito (+5,7%), in Norvegia (+9,3%), Canada (+18,9%), Corea del Sud (+40,8%), Arabia Saudita (+28,4%), Australia (+4,3%). Fanno eccezione gli Stati Uniti dove le vendite rallentano per l'incertezza legata ai dazi, oltre a Cina e Giappone.
«Il sorpasso sulla Germania – commenta il presidente di Assolatte Paolo Zanetti – è un segnale forte della capacità dell'industria casearia italiana di espandersi in tutti i mercati mantenere il valore anche in contesti di flessione globale».
«I dati sull’export caseario sono un traguardo storico e sono il riconoscimento del lavoro straordinario dei nostri allevatori, dei caseifici e di tutta la filiera che, con impegno e passione, portano nel mondo un patrimonio di qualità, tradizione e innovazione – ha detto il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida –. I formaggi italiani rappresentano non solo un’eccellenza gastronomica, ma anche un elemento identitario della nostra cultura e del nostro territorio che sempre più viene apprezzato all’estero».










