Sono 54.615 i prodotti agroalimentari controllati nel 2023 dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf). Di questi il 12% è risultato irregolare. I controlli totali, compresi quelli analitici e ispettivi, sono stati 54.658. Le ordinanze di ingiunzione complessive sono state 2.204 per un importo pari a 21,4 milioni di euro. 551 i prodotti sequestrati per un valore di 42,59 milioni. È questa la fotografia del rapporto 2023 delle attività dell’Icqrf del Masaf, presentato a Roma.
Prodotti di qualità e settore vitivinicolo sotto la lente
Tra i prodotti controllati una fetta rilevante la occupano quelli di qualità: 15.513 sono Dop e Igp (15% irregolari) e 5.467 sono biologici (10% irregolari).
Circa un terzo dei controlli si concentra nel settore vitivinicolo, seguito dal settore dell'olio d'oliva con circa il 15% e dal settore lattiero-caseario che si attesta intorno al 10%.
I controlli analitici svolti in laboratorio sono stati 11.490. Di questi 10.498 sono risultati regolari e 992 irregolari. Tra i settori più controllati spicca il vitivinicolo con 3.801 controlli (155 irregolarità), segue il lattiero-caseario con 1.358 controlli (43 irregolarità) e il settore oli con 1.157 controlli (264 irregolarità).
«Siamo la Nazione che fa più controlli»
«Siamo la nazione che fa emergere più frodi perché facciamo più controlli rispetto agli altri paesi – ha affermato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida –. Abbiamo messo in piedi la Cabina di regia che mette insieme tutti coloro che si occupano di controlli, Icqrf, Comando dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare e per la Tutela Forestale e Parchi, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Agea e Agenzia delle Dogane perché i prodotti italiani siano sempre più riconoscibili come prodotti migliori dal punto di vista della qualità e anche della filiera dei controlli. Chi compra italiano compra sicurezza e benessere. Questi sono i due elementi di forza del nostro mercato».
Particolare attenzione alle pratiche sleali
Come specificato dal responsabile Icqrf Felice Assenza sono tre le direttrici su cui si è mosso l'Ispettorato: «Abbiamo rafforzato i controlli sul Made in Italy, sulle Dop e attenzionato le pratiche commerciali sleali».
