Fatturato in calo rispetto al 2022, ma liquidazioni per i soci in aumento rispetto alle previsiloni. Questi i due concetti principali del bilancio 2023 della cooperativa La Trentina. Nel dettaglio, il fatturato lordo ammonta a 29 milioni (contro i 32,8 dei dodici mesi precedenti) a causa di un calo della produzione a seguito degli avversi eventi climatici. A spiccare però è soprattutto il liquidato sul conferimento di mele, pere, kiwi e susine che si attesta attorno ai 15,6 milioni, in deciso rialzo rispetto alla previsione iniziale (14,2 milioni). Il dato, in aumento sul 2022/23, rappresenta il terzo risultato più alto degli ultimi otto anni, nonché il secondo in termini unitari.
«I risultati raggiunti nel corso della campagna commerciale appaiono certamente soddisfacenti – ha dichiarato il presidente della cooperativa trentina Rodolfo Brochetti –. L'unione con la Società frutticoltori trento ha tracciato il solco di un percorso indirizzato verso il rafforzamento del sistema e l'impegno costante per la valorizzazione del prodotto».
I numeri del bilancio 2023-24 evidenziano una significativa valorizzazione, e costituiscono un viatico incoraggiante per la nuova realtà produttiva.
L'unione fa la forza
La fusione tra La trentina e Sft (Società frutticoltori Trento) ha segnato un passo importante nella storia della cooperativa. Oltre a garantire un futuro alle famiglie di produttori coinvolte, questa iniziativa consente di aggregare una produzione totale annua di circa 60mila tonnellate di mele e un fatturato complessivo di oltre 50 milioni di euro.
«Il bilancio positivo di La Trentina rappresenta un segnale chiaro della forza e della coesione del sistema ortofrutticolo del territorio - ha dichiarato il presidente di Apot (Associazione produttori ortofrutticoli trentini) Ernesto Seppi -. In questo scenario, la fusione della Cooperativa con Sft condivisa dalle rispettive basi sociali, costituisce un valido esempio di quella strategia di aggregazione capace di consolidare il ruolo del nostro comparto sul mercato nazionale e internazionale favorendone la capacità di innovazione e il dialogo con le istituzioni».