Massimiliano Giansanti è stato eletto presidente del Copa, il Comitato delle organizzazioni professionali agricole che rappresenta oltre 22 milioni di agricoltori in Europa. Già vicepresidente dell'organizzazione dal 2020, Giansanti è l'attuale presidente di Confagricoltura. Il comitato di presidenza dell'organizzazione si è riunito a Bruxelles in sessione plenaria per eleggere il nuovo presidente, che prenderà il posto del francese Christiane Lambert. Giansanti guida Confagricoltura dal 2017. Come imprenditore agricolo gestisce aziende che producono principalmente cereali, kiwi, latticini ed energia solare. Da parte di tutte le principali associazioni di categoria sono arrivati gli auguri di buon lavoro al neo presidente.
Giansanti sarà supportato da sei vicepresidenti: Nikolaus Berlakovich (Lkö, Austria), Søren Søndergard (Dafc, Danimarca), Franck Sander (Fnsea, Francia), Pedro Barato (Asaja, Spagna), Jan Doležal (Akcr, Repubblica Ceca) e Francie Gorman (Ifa, Irlanda).
Priorità al reddito degli agricoltori
«Questo incarico mi investe di una grande responsabilità che onorerò con la massima dedizione – ha assicurato Giansanti – sarò il presidente di tutti gli agricoltori europei perché da sempre sostengo che solo agendo come una realtà coesa potremo competere negli scenari globali, restituendo all'agricoltura europea la dignità che merita».
Cinque le priorità che caratterizzeranno il mandato di Giansanti alla guida del Copa: una Pac forte con un bilancio adeguato, una filiera alimentare più equa, una politica commerciale coerente, un nuovo approccio al Green Deal e una forte enfasi sull'innovazione. «Queste priorità hanno tutte un obiettivo comune – ha precisato – rafforzare il reddito, la competitività e l'attrattiva della nostra agricoltura».
Difendiamo i nostri standard
«Abbiamo raggiunto degli standard elevatissimi in Europa e non possiamo permettere a chi oggi importa sui nostri mercati di immettere prodotti simili ai nostri ma con degli standard non adeguati – ha proseguito il neo presidente del Copa –. Oggi più che mai dobbiamo anche rafforzare quello che è il grande tema legato alla possibilità di avere una grande dimensione sul tema del lavoro. L'agricoltura ha bisogno di lavoratori e qui s'innesta anche il tema della sostenibilità ambientale, dobbiamo preservare le nostre risorse naturali ma non possiamo pensare che il Green deal rimanga un green dream. Noi vogliamo essere centrali nella transizione energetica e verde che la presidente Ursula von der Leyen vuole portare avanti. Siamo pronti a fare la nostra parte.