
Dazi Ue-Usa al 15%, nuova Pac con meno fondi, prezzo del grano duro sotto i costi di produzione. Ma anche qualche buona notizia. Nel 2024 la produzione e il valore aggiunto del settore agricoltura, silvicoltura e pesca sono cresciuti in termini reali, rispettivamente dello 0,6% e del 2% attestandosi la prima a 77,1 miliardi e il secondo a 234,1 miliardi. Salita anche l'occupazione dello 0,7%. A rivelarlo è la stima preliminare Istat dell'andamento economico del settore, che posiziona l'Italia al primo posto in Ue per valore aggiunto con 43 miliardi, il 18,4% del totale europeo, seguita da Spagna e Francia e al terzo per la produzione.
Bene frutta e patate, male cereali e olio evo
Entrando nel dettaglio delle coltivazioni, si registranti incrementi sostenuti della produzione in volume per frutta (+10,8%), patate (+10%) e legumi secchi (+7,8%). Annata favorevole anche per vino (4%), ortaggi (+2,4%), attività secondarie (+1,8%), coltivazioni industriali (+1,7%) e zootecnia (+0,8%); in calo, invece, cereali (-6,9%), agrumi (-6,3%) e olio d'oliva (-4,7%). Nel 2024 i prezzi di vendita dei prodotti agricoli sono aumentati dell'1,8% (+3,6% del 2023), anche a seguito della marcata contrazione dei prezzi dei beni e servizi impiegati nel settore (-7,1%).
Sicilia e Sardegna in controtendenza
A livello territoriale, nel 2024 la produzione del settore dell'agricoltura, silvicoltura e pesca ha mostrato una crescita in volume in quasi tutta Italia, ad eccezione delle Isole in calo del 5,2%, e del Nord-ovest invariato rispetto all'anno precedente (-0,1%). Nel dettaglio territoriale, la crescita più rilevante si è registrata nel Centro (+2,5%), seguito dal Nord-est (+1,9%) e dal Sud (+1,6%). In termini di valore aggiunto, il Sud ha segnato la crescita più significativa (+5,3% in volume), seguito dal Centro (+5,2%) e dal Nord-est (+4,5%); mentre si sono osservate contrazioni nelle Isole (-7,6%) e nel Nord-ovest (-0,7%).









