Importavano patate dall'estero, in particolare dalla Francia, e poi, dopo averle lavate, le immergevano in vasconi contenenti terra rossa locale e le rivendevano come se fossero state prodotte in Salento. Lo ha scoperto la Guardia di finanza di Gallipoli, che ha sequestrato 33 tonnellate di patate per un valore di 56.000 euro. Le patate, del tipo Annabelle, dopo la procedura di lavaggio e immersione nella terra, venivano confezionate con un packaging ingannevole che poteva evocare l'origine salentina della merce.
Il rappresentante legale della società è stato denunciato per frode in commercio e vendita di prodotti con segni mendaci. Inoltre, nel corso dell'intervento sono stati identificati quattro lavoratori in nero.
Il plauso del Masaf
Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida e il sottosegretario del Masaf Luigi D'Eramo si sono congratulati con le forze dell'ordine per l'operazione condotta insieme agli uomini dell'Icqrf.
«L'azione che portiamo avanti ogni giorno per il contrasto alle frodi e agli illeciti in ambito agroalimentare è fondamentale – ha detto il ministro – per tutelare chi acquista made in Italy e i nostri produttori. Difendiamo le nostre eccellenze e la qualità che rappresentiamo nel mondo».